Se Radio Radicale è nata per offrire informazione altra da quella circolante via etere, il "successo" che essa ha avuto deriva dalle scelte operate sino ad ora, che son state scelte liberali e liberiste.
Oggi constatiamo cha Paissan e coloro che ne sostengono l'emendamento all'art.9 del cosiddetto dec. "salva Rai" vogliono interferire sulle scelte editoriali della impresa radiofonica RR obbligandola a stipulare un contratto più' oneroso di quello con il quale ha vinto la gara per l'appalto delle dirette parlamentari.
Quello che mi chiedo è da dove deriva non tanto l'interessamento di noi del club "Emergenza Informazione" cosumatori di RR, quanto quello di Paissan alle vicende dei redattori.
La questione è politica, care voci di RR, ma se RR è radio politica organo del movimento, e se la linea del movimento é quella del liberismo, come possiamo noi militanti non cogliere il paradosso di rivendicazioni sindacali che:
nel merito sono illegittime, e qui rimando a quanto comunicato in questa sede da Vigevano a proposito dell'emendamento Paissan e della possibilità di stipulare il contratto da reporter;
ma che soprattutto nella sostanza diventano armi micidiali in mano a coloro che di RR non sopportano proprio quell'ispirazione politica che è il motivo della sua esistenza, del suo successo, del suo essere ascoltata, del suo saper svolgere servizio pubblico.