massimo a essere riconosciuto come pubblicista, pur avendo magari lavorato molti più anni dei canonici 2 che con il praticantato portano a diventare professionisti, dovrà dire addio al posto nuovo, alla faccia della tanto decantata libera mobilità di lavoro da parte di chi si dichiara liberista! Ma andiamo avanti, tu replicherai, ma è proprio per questo che vogliamo abolire l'ordine con tutti i suoi orpelli; mi sta bene, quello che non mi sta bene e lo ripeto è che contemporaneamente si operi per costruire figure professionali che di fatto contribuiscono a rafforzare la divisione del lavoro giornalistico in 2 mercati, uno di serie A e uno di serie B. Si operi per abolire l'ordine e creare un'unica figura giornalistica, intanto si applichi la legge per non creare dei paria dell'informazione. Chiudo con una considerazione, risulta chiaro dal dibattito che chi parla non sente l'altro, perchè è evidente che si è mossi da interessi diversi: come vedi io e altri ci preoccupiamo di noi, ma anche di altri nostri colleghi di altre emittenti, perchè appunto non si sperequi sul lavoro, tu ed altri sposando le tesi degli editori vi preoccupate solo dei possibili costi eccessivi per quest'ultime. Del destino di chi vi lavora dentro non ve ne frega niente e poi la buttate anche in politica, noi abbiamo almeno il pudore di non farlo; ci siamo solo e così rispondo a un'altra accusa che ci fate, rallegrati che qualcuno a livello politico- vedi Paissan-abbia avanzato una proposta in nostro favore e scusate se abbiamo avuto l'ardire di far tanto! Ci sono quindi interessi materiali in gioco e ammantarli di politica o peggio come mi sembra di ideologia, penso sia un cattivo servizio reso alla verità