Ieri sera, dopo mesi, sono uscito per la prima volta di sera, per andare al centro.Sono tornato a casa allucinato: non pensavo che l'inquinamento potesse aver prodotto disastri così enormi al patrimonio monumentale romano. Credetemi, sono un buon conoscitore di Roma, da quaranta anni. Quanto sta accadendo al travertino di Piazza navona, ecc, negli ultimi due-tre anni è semplicemente mostruoso. Entro cinque, sei anni della Roma che tutti conosciamo ed amiamo non resteranno altro che mozziconi di gesso bruciato.
Si aggiunga a questo lo sfacelo delle tinteggiature che stanno deturpando i palazzi del centro. E' anche questo uno scempio da appello all'UNESCO. Ma possibile che nessuno avverta che occorrono rimedi d'URGENZA, da post-terremoto, e non le cazzate delle paline segnaletiche che ogni dieci giorni fanno un lampeggiamento dioscrewto e inascoltato?
C'è nessuno disposto a fare battaglia, ma sul serio, su queste cose, o occorre rassegnarsi?
A Parigi, il governo cura la capitale come un gioiello, perché ne ha compreso l'enorme potenziale culturale, politico e magari turistico. Questi governanti-mercanti trattano la capitale come un cesso, dopo lo scempio delle giunte rosse e di Carraro-Squalo-Dell'Unto (di merda).
Devo dire che Rampini e Co.mi stanno un po' deludendo. Sono così bravini, gentilini, signorini...Cazzo, ma le palle dove stanno?f