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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rita - 20 ottobre 1994
PANNELLIANI IN PIAZZA

Rispondo ad Andrea Maori (testo n.400).

Andrea dice di essere sostanzialmente d'accordo con il MERITO della marcia nonviolenta del 29 ottobre, ma di avere perplessità sul METODO. "Il pericolo forte, afferma, è che il Movimento rischia di passare come l'ascaro di Berlusconi, come quello che per forza di cose vuole creare un contronto sociale con le opposizioni duro, quasi di esasperazione"

Io credo che le sue perplessità siano in parte giustificate dalla presa di posizione di Marco Taradash, quando - senza conoscere la decisione della marcia presa domenica nella nostra riunione di segreteria - la lanciato l'idea di una contro-manifestazione per dare una risposta a coloro (sindacati, etc) che dopo lo sciopero generale del 14 ottobre, hanno convocato un'altra mega manifestazione a Roma per il 19 novembre.

Il confronto Piazza-contro-Piazza (la sfida opposizione-maggioranza) anche a me sembra molto pericoloso tanto più che è rivolto alle forze politiche che sostengono la maggioranza piuttosto che, come è nostro costume, ai singoli cittadini.

Ma precisiamo il significato della nostra marcia del 29 Ottobre:

- "marcia nonviolenta contro la grande menzogna e per la verità sulla finanziaria": riteniamo che con lo sciopero generale già fatto e con quello che si preannuncia si siano ingannati innanzi tutto i manifestanti, i pensionati. Per questo documenteremo i termini di questo inganno messo in atto da chi (sindacati e partiti) è stato fra gli artefici del vertiginoso debito pubblico che attanaglia il nostro Paese.

- anche i deputati riformatori, fatto salvo il senso complessivo, proporranno degli emendamenti alla finanziaria... siamo d'accordo infatti che possa essere modificata (l'intervista a Modigliani l'ho inserita io).

- vogliamo che la marcia sia di cittadini di tutti gli orientamenti politici (esistono "orientamenti" oggi in Italia?) che abbiano il senso di responsabilità rispetto al Paese e a quello che ci apprestiamo a lasciare alle generazioni future, cittadini che non giochino allo sfascio insomma solo perché ce l'hanno con Berlusconi.

- quanto alle accuse di berlusconismo non possiamo dimenticare che è una vita che siamo chiamati fascisti, brigatisti, craxiani, amatiani, ciampiani, ostruzionisti... etc.etc. solo perché abbiamo sempre cercato di manifestare il nostro pensiero.

 
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