Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 15 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Cusano Giannino - 27 ottobre 1994
A Potenza il Min annacquariforme Speroni
Incontro pubblico a Potenza col Min. per le Rif. Istituzionali Speroni, presenti tutte le forze politiche ( CCD e Club Pann. invitati in extremis ). Tema: "Lucania :Riforme istituzionali, valori, sviluppo". L'incontro, promosso da Movimento d'Azione Democratica e Movimento Lucano, si e' sviluppato su identita' regionale lucana, federalismo e riforme istituzionali.

Incalzato dal delegato in Consiglio generale del Club Pann. "Diritto e ambiente", che ha accusato la Lega di neo-consociativismo, di manovre partitocratiche e voltafaccia sui referendum, in particolare sulle leggi elettorali per svendere presidenzialismo e uninominale a turno unico come contropartite per il federalismo e per ottenere varchi di consenso tra i vertici dei vecchi partiti, Progressisti in testa, Speroni ha dato risposte vaghe e contraddittorie, eludendo il fatto che la Lega era formazione politica destinata a sciogliersi in destra e sinistra dopo la riforma elettorale uninominale a un turno.

Non si puo' pensare di costruire alcunche' mantenendo in piedi 25 partiti; non si puo' pensare di dare ad ogni Regione facolta' di scegliere il proprio sistema elettorale, perche' cio' avverrebbe ad uso e consumo dei partiti che dominano i Consigli Regionali, non dei cittadini, che dovranno consultare la Treccani dei sistemi elettorali per capirci qualcosa e per orientarsi nel campionario caotico di regole che si va allestendo; sulla questione dovra' pronunciarsi il popolo italiano, incluso quello leghista.

Il Min.Speroni ha risposto: 1) che Mussolini voleva cancellare i partiti per decreto, ma siamo in democrazia e non si puo' ignorare la tradizione italiana dei partiti; 2) che la nostra regione deve accorparsi a regioni piu' ampie; 3) che l 'intestardirsi di "alcuni" sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio regionale ha intralciato il cammino delle riforme istituzionali; 4) che nessun Comune si lamenta se in quello vicino si vota con un sistema diverso e quindi varra' per le Regioni cio' che vale per i Lander tedeschi; 5) che il sistema elettorale che verra' proposto per le Regioni sara' al 75% magioritario e al 25% proporzionale, del tipo a 1 turno e mezzo, australiano, per mediare tra turno unico e doppio, con premio di maggioranza da pescare nella quota proporzionale; 6) che e' stato merito della Lega (sic!) se si e' cambiata la vecchia legge elettorale; 7) che i referendum non dicono se si va al turno unico o al doppio e che cio' dipendera' dalle percentuali di eventuale vittoria del "SI'": po

co sopra il 50%= doppio turno, vicino all'80%= turno unico. L'elenco di disinvolte fregnacce del Min. e' ben piu' lungo, ma mi fermo qui e mi limito a far osservare che mentre per il sistema elettorale l'identita' partitica e', a detta del Nostro, valore da conservare, cio' non vale piu' per le identita' regionali. Mah: il pubblico, numeroso, mi e' parso propendere nettamente per le tesi dei Club Pannella.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail