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Conferenza Movimento club Pannella
Gandolfi Riccardo - 29 ottobre 1994
De juventute
Al convegno dei club dell'Ergife, Stanzani si e' lamentato per la scarsa partecipazione, sostenendo che i militanti del vecchio partito radicale si sarebbe mobilitati con maggior vigore e passione.

Forse ha ragione; io stesso non ho partecipato non per impegni familiari ma per impegni legati ad altra attivita' di carattere sociale (anche se per i piu' dannosa!transeat!)

Forse, pero', sarebbe oppurtuno che venisse fatta un'altra riflessione; i militanti radicali ai quali si riferisce Stanzani, quanti anni avevano, qual'era la loro eta' media?

Forse vi erano molti giovani, certo con pochi soldi in tasca, ma piu' tempo spendibile.

Oggi le cose sono diverse, direi quasi drammaticamente diverse.

Sabato scorso abbiamo fatto, insieme ai compagni di Lucca, un tavolo per la campagna New York-New York.

Dopo tanti anni sono tornato a distribuire volantini in strada.

Be', inutile negare che e' stato traumatico vedere il vuoto totale di interesse fda parte proprio dei giovani, di coloro che dovrebbero costituire la linfa vitale di queste iniziative;invece eravamo alcuni trentenni e quarantenni a distribuire volantini ed a parlare ad altre persone di quest'eta', le uniche disposte a dare qualche soldo, a mostrare qualche interesse.

20 anni di organi collegiali, di distruzione sistematica dell'opposizione reale (leggi movimento studentesco anni 70), di lavaggio del cervello da parte dei masmedia e di propaganda sistematica di partito che si e' tradotta in parole d'ordine di restaurazione e normalizzazione hanno prodotto tutto questo.

Non il consumismo, la vita facile, ma la volonta' scientificamente asservita all'educazione di un popolo di sudditi e non di cittadini, di perfetti fruitori di un sistema economico improntato ad una visione sovietica e cattolica integralista della vita ci hanno portato a questo.

I giovani si uccidono, lanciano pietre, uccidono altri, perche' non hanno piu' valori, perche' i valori sono stati estirpati dal cuore e dalla mente delle generazioni postsessantottine; estirpati criminalizzando libri come Cuore, negando legittia' ai libri di Silone, propinando dosi sempre piu' massiccie di un freudianesimo approssimato e mal digerito, fino a sostenere l'illegittimita' di ogni comportamento che tendesse a blandire il meritevole e redarguire chi non studiava, non si impegnava.

La prassi delle promozioni scolastiche pressoche' garantite ha ingenerato un'abitudine al sistematico rifiuto di responsabilita' e questo ha creato uno stato di diffusa ricerca di soddisfazione dei propri bisogni non con l'impegno ma con la scorciatoia.

Il furto di valori si e' trasformato in furto politico, in furto di legalita', di moralita', di servizi.

I giovani di oggi sono la testimonianza di cio' che puo' accadere ad un popolo deresponsabilizzato, esattamente come e' successo ai popoli della Germania dell'EST o della Russia comunista.

Non sara' facile ricotruire su queste macerie, ma dobbbiamo fare, impegnarsi a fare affinche una speranza resti viva.

Almeno quella.

Riccardo Gandolfi

 
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