Per sapere - premesso che:
La Commissione edilizia del Comune di Perugia ha espresso in data 1 giugno 1994 parere positivo per la realizzazione di un progetto di circa quarantamila metri cubi relativo alla nuova sede della Questura in zona destinata a "Servizi Generali", località Pian di Massiano;
quattro Circoscrizioni nell'ottobre - novembre 1992 hanno depositato un referendum consultivo, secondo l'art.15 dello Statuto del Comune di Perugia, allo scopo di rinviare al redigendo nuovo Piano Regolatore Generale la localizzazione della nuova sede della Questura (allora, anche Polizia Stradale); tale decisione fu assunta ritenendo quella localizzazione un ulteriore aggravamento del carico urbanistico e del volume di traffico anche per le zone limitrofe;
la Giunta Comunale di Perugia in data 15 dicembre 1992 aveva sospeso l'iter procedurale di tale localizzazione e si era impegnata ufficialmente a considerare tale nuova sede nel preliminare del redigendo nuovo Piano Regolatore Generale riconoscendo implicitamente le ragioni della iniziativa delle quattro circoscrizioni; in seguito, la stessa Giunta in data 7 luglio 1994 ha espresso sul quesito referendario un giudizio di improcedibilità, nonostante che tale giudizio, secondo lo Statuto, dovrebbe essere espresso da una commissione presieduta dal Difensore civico, a tutt'oggi inesistente;
il gruppo di coordinamento del nuovo Piano Regolatore Generale nell'ottobre 1993 si è espresso contro la compatibilità di Pian di Massiano ad insediare la nuova sede della Questura;
la zona di Pian di Massiano coinvolta dal progetto approvato in commissione edilizia il 1 giugno 1994 ricade sotto il vincolo della legge n.1497, come risulta dalla deliberazione della Giunta Regionale dell'Umbria del 3 febbraio 1994, n.356;
al quesito posto durante una precedente riunione della Commissione edilizia, l'ufficio legale del Comune di Perugia si era espresso negativamente riguardo alla titolarità del proponente a realizzare il progetto in zona destinata dal vigente PRG a "Servizi Generali"; nonostante ciò al progetto è stato dato parere favorevole "sotto condizione di comprovare la titolarità";
a tutt'oggi non sono state rese pubbliche le conclusioni del lavoro di due commissioni regionali (di indagine e di inchiesta) e una provinciale, formate allo scopo di chiarire tra l'altro i vari passaggi di proprietà del terreno coinvolto;
esiste, fin dal 1990, un carteggio Prefettura, Questura, Amministrazione Comune riguardo alla nuova sede di cui si parla;
nei giorni 22 e 28 giugno 1994 durante un incontro con i membri della giunta comunale, gli uffici di presidenza delle Circoscrizioni promotrici del referendum hanno richiesto di sopsendere il procedimento amministrativo di localizzazione della nuova sede della Questura a Pian di Massiano, reiterendo la richiesta di valutare tale nuovo insediamento nel redigendo Piano Regolatore Generale;
ai primi di settembre 1994 è stata rilasciata la concessione edilizia per realizzare la nuova sede della Questura in zona "Servizi Generali" a Pian di Massiano;
ai primi di ottobre le quattro Circoscrizioni hanno presentato ricorso al Difensore Civico Regionale e hanno richiesto un controllo al Ministero dell'Interno e al Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali inviando ad entrambi un dossier sulla vicenda;
che altri due progetti riguardanti la localizzazione della nuova sede della Questura sono stati depositati sia presso gli uffici comunali del comune di Perugia che presso quelli del Ministero degli Interni;
che il Gruppo Federalista Europeo presentò una interrogazione a risposta scritta il 7 ottobre 1992 (4-05937) a cui fu risposto che a seguito di referendum presentato dalle Circoscrizioni "la proposta è, al momento, ancora all'esame della Giunta Municipale di Perugia, che non risulta aver adottato alcuna decisione";
1) Se non ritengano opportuno controllare - anche con l'invio di ispettori - la correttezza del procedure adottate alla luce di:
a) legittimità del privato a costruire in zona a "Servizi Generali";
b) congruità in termini economici con l'interesse pubblico dell'operazione in itinere;
c) deposito di altri progetti da parte di privati cittadini;
2) Se non ritengano che alla localizzazione dell'opera si debba arrivare anche con il concorso delle Circoscrizioni, avendo riguardo dei pareri da esse già espresse che riflettono le preoccupazioni dei cittadini in ordine allo stravolgimento della della destinazione urbanistica dell'area.
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