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Conferenza Movimento club Pannella
Cusano Giannino - 4 novembre 1994
Merloni = SCATOLONI !

Cementificare e costruire sono attività di segno opposto.

A grandi linee credo che:

1) anche se la crescita delle nostre città fosse "zero" per i prossimi 100 anni, occorrerà comunque intervenire nei loro tessuti per stravolgerli creativamente, reinventarli e trasformare gli scenari della vita umana;

2) l' art. 17 della Merloni affida le progettazioni per Ll.Pp. agli uffici tecnici delle amministrazioni, che non sono il paradiso dell'indipendenza progettuale dal mondo politico (fermo restando che gli Ordini sono pure peggio).

Sempre secondo la 109, se gli UT non possono redigere i progetti, gli incarichi vengono affidati a privati; con quali criteri, se non quello di essere amici o amici degli amici di Sindaci e Assessori? Così si garantisce trasparenza? Ho molti dubbi. E quale professionista accetterà di fare esecutivi su progetti di massima degli UT ? Che ne verrà fuori?

3) Chi riesce a farsi liquidare un lavoro su 10 è bravo; come si campa con disegnatori da pagare, Comuni che non pagano per 10 anni e PARCELLE A RIBASSO ? Con la Merloni avremo sempre piu' scatoloni.

Se ne avvantaggeranno i big di ieri, ovviamente estranei a qualsiasi lottizzazione, mentre numerosi giovani di grandi capacità resteranno negli scantinati nei quali stentano da anni; chi se ne fotte, se hanno idee: non contano più di quanto contassero in regime partitocratico!

4) Gli incarichi pubblici dovrebbero, invece, essere affidati per pubblici concorsi aperti a progettisti abilitati; i bandi andrebbero pubblicati in un bollettino periodico ufficiale, come in Francia; andrebbe premiata soprattutto la capacità creativa; condivido il princìpio che il progettista risponde in solido degli errori di progettazione, con alcune riserve, ma finchè l' unica preoccupazione sarà il costo, avremo un'abbrutente standardizzazione al più basso livello possibile;

5) l'appalto concorso va abolito: le imprese debbono visionare i progetti esecutivi e fare le loro offerte; ciò incentiverebbe l'innovazione tecnologica.

Se non c'e' la possibilità, specie per i giovani, di associarsi "ad hoc", la pratica indipendente sarà impossibile. Chi vuole suicidarsi professionalmente e culturalmente, faccia pure, ma faccia per sè. Credo, poi, che si debbano abolire gli Ordini e introdurre il criterio di una pluralità di libere Associazioni che rispondano ad alcuni requisiti e che si debba abolire il valore legale dei titoli di studio, ma questo è un altro discorso.

Mi scuso per la lunghezza del testo, ma ci sarebbe tantissimo da dire.

G.C.

 
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