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Conferenza Movimento club Pannella
Salvidio Ascanio - 24 novembre 1994
All'atto pratico...

Riallacciandomi alla breve discussione con A.Stango sui rapporti ipotetici Riformatori-AN, prendo atto di un certo disgelo da parte dei primi verso i secondi. Impressione forse rafforzata da un colloquio che ho avuto ieri con un elettrico esponente di spicco dell'area radicale.

Io spero che anche da destra verso i riformatori ci siano maggiori aperture e più coraggio.

Però all'atto pratico, se vengono fatte affermazioni come quella di Calderisi (Buttiglione è più vicino a Fini perchè è un conservatore illiberale), non c'è da sperare nemmeno in un avvicinamento tecnico fra le due formazioni.

Penso che i Riformatori debbano cercare, invece, un rapporto diretto con AN, senza aspettarsi una mediazione da Forza Italia.

AN sarà pasticciona, composta da individui per bene e non per bene, povera di esperienze positive di governo, per un versoancora troppo ancorata al vecchio MSI, ecc. Ma almeno costituisce una speranza per un'area elettorale moderata che esisterà sempre. Questa speranza va coltivata da chi, come i Riformatori, hanno tutto l'interesse cheuna forza di destra sostanzialmente moderna sotituisca i carri funebri democristiani.

Stasera, da Maurizio Costanzo ci sarà un'altra occasione per saggiare l'evolversi dei rapporti Pannella-Fini. Spero che entrambi depongano un antagonismo di maniera del tutto anacronistico e ridicolo. Non mi faccio però troppe illusioni.

Così come non mi illudo troppo che sia veramente possibile riformare in senso liberale uno stato controllato in tutti i suoi gangli vitali da forze oscurantiste e di vocazione totalitaria.

Quando ci furono le rivoluzioni pacifiche all'Est ci si illuse che la democrazia potesse imporsi liquefacendo gli apparati burocratici stalinisti. Oggi si comincia a pensare che senza un vero e proprio cambio della guardia a tutti i livelli il cambiamento resta solo in superfice. L'Est siamo noi...

 
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