Nella provincia di Napoli sono numerosi ed importanti (Nola, Torre Annunziata, Acerra, Pomigliano d' Arco, Volla, Ercolano, per citare solo i più importanti) i Comuni commissariati per "infiltrazioni camorristiche" da ormai quasi due anni.
Qualche settimana fa, è stato prorogato, dopo 22 mesi, il commissariamento di Acerra, poichè il Prefetto ha comunicato al Ministro Maroni che l' opera di risanamento non era stata ancora portata a compimento.
Già allora avevo tentato di sottolineare, con un certo riscontro da parte della stampa, la scarsa comprensibilità di tale atto, rilanciando il dibattito intorno al valore del commissariamento, ma soprattutto prefigurando e prevedendo il rischio che si potesse creare un precedente pericoloso: la possibilità di prorogare -di fatto- "sine die" il commissariamento dei comuni da parte di prefetti e ministri.
Puntualmente abbiamo avuto una conferma: ieri (Lunedì 28 c.m.) in una riunione tenutasi alla Prefettura è emerso l' orientamento di prorogare altresì il commissariamento per alcuni Comuni con la stessa motivazione di cui sopra.
A questo punto quella di istituzionalizzare una "democrazia commissariata" mi sembra molto più che un' ipotesi provocatoria, sembra piuttosto una pericolosa realtà che si va sempre più profilando e che veicola una concezione etica, autoritaria ed illiberale dello Stato, fondata sul disprezzo verso la capacità di autodeterminazione ed autogoverno della società.
PS. In questo contesto mi permetto di suggerire un intervento in sede istituzionale su tale questione offrendo la mia disponibilità per ciò che riguarda informazioni, notizie e quant' altro.
Rino Spampanato