Roma, 5 dicembre 1994
REGIONI: VITO RISPONDE A MASI
DICHIARAZIONE DEL DEPUTATO RIFORMATORE E VICEPRESIDENTE DEL GRUPPO DI FORZA ITALIA ELIO VITO, IN MERITO ALLA RICHIESTA DEL DEPUTATO DEL PATTO SEGNI, ON.LE MASI, CHE HA CHIESTO LE DIMISSIONI DEL RIFORMATORE CALDERISI DA RELATORE SULLA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE REGIONALE.
"Forse Masi non conosce bene le regole parlamentari. Il relatore di un provvedimento deve conformarsi all'orientamento maggioritario della Commissione e del Comitato ristretto. E nel Comitato ristretto della Commissione affari costituzionali l'orientamento maggioritario è stato a favore di un sistema misto con una quota prevalente di seggi attribuiti in collegi uninominali ad un turno con possibilità di ballottaggio tra liste regionali capeggiate dai candidati a presidenti della Regione.
Di fronte a ben dodici progetti di legge, tra cui quello del Governo, non è emerso alcun altro testo compiuto e concreto capace di raccogliere un vasto consenso. Chi si oppone al testo del relatore non ha neppure una proposta comune.
La minaccia di Masi è inaccettabile ("se mercoledì dovesse essere approvato il testo Calderisi i tempi si allungherebbero al punto da impedire alla nuova disciplina di entrare in vigore in tempo utile per le prossime elezioni regionali").
Ma se dovesse essere approvata la proposta Calderisi, vorrebbe dire che essa è maggioritaria. Cosa dovrebbe fare la Commissione: adottare un testo minoritario ? Che senso ha in questo contesto il discorso di Masi sui tempi lunghi ? E' l'annuincio dell'ostruzionismo se la Commissione non approva il testo che vuole lui ?