Corre voce che il procuratore di Firenze, Vigna (quello del "mostro" per intendersi) abbia oggi duramente replicato a Caselli in merito

all'avviso di garanzia a Berlusconi ed alla questione della lotta

alla mafia.

Vigna avrebbe detto, a quanto mi viene riferito, che:

1. l'avviso di garanzia al socio di riferimento della Finivest

è inspiegabile, visto che nessun provvedimento analogo è mai

stato preso nei confronti di altri "soci di riferimento" di

grandi imprese italiane coinvolte nelle inchieste milanesi;

2. in ogni caso, l'avviso è stato scagliato come una bomba

fra due turni elettorali

3. non vi è stato nessun abbassamento della guardia nei confronti

della mafia dacchè vi è questo governo, nè vi sono state leggi

in materia che abbiano leso il potere dei pm o degli inquirenti.

Vi ricorderete che sul terzo punto, Caselli aveva invece affermato che da marzo ad oggi al lotta alla mafia si era indebolita a causa di provvedimenti del governo (non ha però detto quali).

Non so se sia vera questa "voce" su Vigna, ma se lo fosse sarebbe un fatto eccezionale per due ragioni. La prima è che Vigna è un magistrato che ha fama di essere schierato a sinistra (anche se non ha le benemerenze di un Caselli o di un Violante), quindi la sua sarebbe una voce fuori dal coro "al di sopra di ogni sospetto". la seconda è che per la prima volta abbiamo una spaccatura netta fra magistrati che va al di là delle lotte interne all'ANM ma acquista pubblico rilievo,

Qualcuno può confermare questa notizia ?