Le riforme strutturali capaci di annientare le forze illiberali italiane passano per i referendum. Questo lo sappiamo tutti, soprattutto lo sanno D'Alema e Buttiglione.
Quindi, i referendum sono importantissimi. Però....c'è un però !
Colgo da parte di più di un fautore dei referendum il seguente pensiero: "speriamo che non si voti, sennò i referendum slittano di un anno !"
Aici miei, che così pensate: STATE SBAGLIANDO I CALCOLI !
Se cade Berlusconi, il governo catto-comunista che prenderà il potere avrà due obiettivi principali: a) evitare i referendum; b) sopprimere ogni spiraglio di informazione diversificata, riportando il sistema dei media ad una condizione persino peggiore dell'epoca dei professori-RAI.
Con obiettivi del genere, i referendum sono persi in partenza. I manigoldi che metteranno la museruola alla informazione, hanno giurato di impedire che possa ripetersi quanto è accaduto dal 1991 in poi. Hanno promesso a se stessi, che "stavolta" non debbono perdere il controllo.
L'unico modo per impedire che ciò accada è la via delle urne, dalle quali gli stessi che oggi temono i referendum rischiano di uscire con le pive nel sacco.
Pensateci bene: non giocatevi le elezioni anticipate per
i referendum. Perdereste la partita.