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Conferenza Movimento club Pannella
Fischetti John - 21 dicembre 1994
Comunicato Stampa

Sui Referendum decida l'Italia

Una manciata di giorni, meno di tre settimane. Questo è il tempo che rimane per muovere ancora una volta il possibile contro il probabile. Entro questo termine, infatti, la Corte Costituzionale, deve decidere se i cittadini di questo Paese hanno oppure no diritto di opinione, se potranno cioè votare oppure no per i Referendum che oltre 1500 cittadini di Pordenone e dei paesi e città della sua Provincia hanno voluto e sottoscritto insieme a più di 700.000 donne e uomini che vivono nel nostro Paese.

Quelle firme, raccolte fra la fine del 1993 e l'inizio del 1994, venivano da noi definite »un'assicurazione . Chiedevamo ai cittadini di assicurarsi contro i rischi di una legge elettorale approvata dagli autoproclamati »vincitori del Referendum del 18 aprile. E già da allora gli »autoproclamati di cui sopra tentavano ogni mezzo per impedire ai veri vincitori, cioè gli elettori, questo ulteriore passo verso la democrazia compiuta.

In questi giorni i nodi sono venuti al pettine. Ragioni e torti della politica e dei politicanti non possono far dimenticare che la causa maggiore della crisi attuale non sta in un movimento o in un altro, in un partito o in un altro, in una persona o in un'altra, ma in un sistema che non ha garantito una chiara assunzione di responsabilità; che ha reso possibile il »ribaltone o altre amenità consimili; che ha prodotto nel Parlamento 8 o 9 gruppi fra di loro litigiosi in luogo dei 2 o 3, tendenzialmente 2, di un sistema maggioritario puro; in una parola, che non ha garantito chiarezza, e tutto ciò a prescindere dagli slogan elettorali e dalla buona volontà che alcuni certamente hanno.

Tornando all'assicurazione, ora che il danno c'è stato, dovrebbe esserci il rimborso. Dovremmo poter decidere di passare una volta per tutte a un sistema elettorale più chiaro, ad un sistema maggioritario secco all'americana, senza quote proporzionali, senza scorpori, senza »mammozzi e »poliponi , senza i pateracchi della legge-mostro: il minotauro Mattarella-Salvi.

Ma questa assicurazione, questo contratto, per essere riscosso deve prima passare il vaglio dell'alto ufficio del liquidatore. La Corte Costituzionale.

Questo significa che i Referendum potrebbero avere il via libera, poiché sarebbe del tutto incomprensibile una bocciatura dei Referendum elettorali oggi, quando quesiti del tutto simili hanno ottenuto il via libera nel gennaio 1993 per i Referendum Segni. Ma potrebbe anche, cosa che al momento appare più probabile, avvenire il contrario, e cioè che la Corte Costituzionale compia un ulteriore »scippo al Paese, come già ha fatto in occasione dei Referendum su energia nucleare, sulla caccia, e su diversi altri argomenti.

Sta in noi cittadine e cittadini di questo Paese esigere che la Corte si pronunci secondo Costituzione, e anche secondo la giurisprudenza, in tema, della Corte stessa. E per convincere abbiamo poco tempo: tre settimane, appunto. Per questo motivo rivolgo un appello a quanti, pur con le più diverse opinioni nel merito dei quesiti Referendari, hanno a cuore la salvaguardia del diritto degli elettori e del Paese nel suo insieme a dibattere e decidere su temi così importanti.

Invito le donne e gli uomini di queste terre del nord-est a far sentire la loro voce inviando lettere, fax, telegrammi, alla Corte Costituzionale e al suo Presidente Casavola, piazza del Quirinale, fax 06-48.25.706 e al garante della Costituzione, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, Quirinale, fax 06-46.99.22.68. Mi faccio inoltre promotore della costituzione di un comitato locale per la difesa dei Referendum, aperto a tutti coloro che intendano parteciparvi.

John Fischetti, componente del Consiglio Generale del Movimento Club Pannella-Riformatori.

via S.Margherita, 16 33080 Porcia (PN) tel. 0434-92.22.40

 
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