Roma 21 dicembre 1994
ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON PUO' IGNORARE CHE...
LA PRESIDENTE PIVETTI VIOLA COSTITUZIONE, LEGGI E REGOLAMENTI PER IMPEDIRE CHE IL PAESE CONOSCA E GIUDICHI IN DIRETTA E SENZA MEDIAZIONI I LAVORI PARLAMENTARI, IL GOVERNO, I GRUPPI, I DEPUTATI
"Per la seconda volta la Presidente della Camera tenta di impedire la pubblicità dei lavori parlamentari, tenta di impedire ai cittadini, al paese di giudicare direttamente, senza mediazioni di potere e di regime, le posizioni e le responsabilità del Governo, del Parlamento, delle forze parlamentari, dei deputati.
Questo, infatti, significa il suo divieto, o la sua ostilità, di una trasmissione televisiva in diretta e completa del dibattito parlamentare, delle comunicazioni del Governo, delle illustrazioni delle mozioni di sfiducia, degli interventi dei Gruppi.
Per due decenni i Presidenti della Camera avevano tentato, più o meno vigorosamente o sinceramente, di ottenere che la doverosa, obbligatoria, legittimante pubblicità dei lavori avvenisse usando i mezzi di comunicazione tecnologicamente acquisiti dalla società. La RAI-TV di monopolio e partitocratica forniva gli alibi tecnici alla ostilità dei partiti di lasciare che il paese conoscesse prima di giudicare e scegliere.
La leghista e partigiana Pivetti non vuole che il paese conosca tempestivamente e in modo documentale le comunicazioni del Governo; si comporta in modo illegittimo, e fors'anche illegale.
Il Presidente della Repubblica non può non essere investito di questo gravissimo episodio, che deve esser battuto e scongiurato, in ossequio alla Costituzione, alle leggi, al Regolamento.
Lo facciamo, per quanto ci riguarda, con questo comunicato.
Mentre un Ministro degli Interni, che dichiara o lascia dichiarare di restare al suo posto per scongiurare rischi di ordine pubblico derivati dalla posizione del Presidente del Consiglio, viene dalla stampa legittimato in questo inedito comportamento millantando - senza che nessuno smentisca - una sorta di mandato del Presidente della Repubblica; mentre si presidiano con la forza pubblica le sedi dei partiti, destando intenzionalmente allarme e nervosismo, la presidente Pivetti cerca di imbavagliare a favore delle fazioni il Parlamento, di impedire ai cittadini il loro diritto-dovere all'informazione.
Un Parlamento che sottovalutasse la gravità di questo, e di altri comportamenti, si delegittimerebbe molto più che quello precedente. Mi auguro che questo non accada. e che chi ha il diritto e il dovere, e la forza istituzionale per impedirlo, operi."