"RINGRAZIAMO PAOLO BARILE PER AVER DIMOSTRATO CHE NON C'E' ALCUN VUOTO. E' PROPRIO IL SUO ARTICOLO SU REPUBBLICA A DIMOSTRARE LA PIENA AMMISSIBILITA' DEI REFERENDUM."
COMUNICATO STAMPA
Roma, 28 dicembre 1994
"Ringraziamo il prof. Paolo Barile per aver portato il suo autorevole contributo a sostegno dell'ammissibilità dei referendum.
Infatti, nonostante il suo tentativo di dimostrare il contrario, Barile nel suo articolo afferma per ben due volte che il tanto paventato vuoto non c'è affatto e che in qualunque momento si potrebbero tenere le elezioni con una legge perfettamente funzionante.
Afferma infatti Barile che "è certamente esatta l'osservazione" per cui "comunque, fino all'adozione dei nuovi collegi, si continuerà ad applicare la vecchia legge, nel caso in cui il Presidente della Repubblica decidesse di sciogliere le Camere".
Fermo restando l'obbligo di approvare in tempi strettissimi la revisione dei collegi predisposta dall'apposita Commissione permanente di esperti (nominata dai Presidenti delle Camere), nel caso estremo di uno scioglimento delle Camere immediato, si continuerebbe a votare con la legge Mattarella.
Ricordiamo che questa stessa tesi a favore dell'ammissibilità dei referendum è stata esplicitamente sostenuta in due recenti convegni (il primo a Perugia due mesi fa, il secondo a Roma nove giorni fa) dal prof. Antonio Agosta già consulente giuridico del ministro Elia nel governo Ciampi, nonchè membro, riconfermato, della Commissione per la revisione dei collegi elettorali.
Il prof. Agosta, pur non aderendo politicamente alla proposta referendaria (non solo per la propria collocazione istituzionale di neutralità ma anche per il merito della stessa), ha sostenuto la piena ammissibilità dei referendum dimostrando l'infondatezza della tesi del vuoto legislativo. Contro la tesi del vuoto si espressero anche gli onn. Elia e Passigli durante la discussione parlamentare della legge Mattarella (24 giugno 1993, Camera dei deputati, pagg. 15252 e 15254 degli atti parlamentari)."