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Conferenza Movimento club Pannella
Re Nudo Giovanni - 30 dicembre 1994
DOVE ANDIAMO A FINIRE?

Ho ascoltato poche ore fa una intervista di Radioradicale al Deputato Michelini, ex-pattista_di_segni, ora liberale federalista cattolico.

Egli sosteneva che "con il maggioritario le alleanze sono inevitabili, e che la gente si debba unire su poche idee buone, come: la centralità della famiglia, la centralità della vita dei cittadini nello Stato - vita intesa dalla nascita alla morte" e altre amenità del genere. Poi ha fatto l'elenco: Berlusconi, Fini, Casini, Pannella e gli ex-pattisti.

Ma che c'entriamo noi con la famiglia, con lo Stato che ci tiene per mano dalla nascita alla morte? Noi non siamo quelli che lottano per l'individuo, per la libertà, per la consapevolezza delle scelte politiche? Non siamo quelli della nonviolenza, contro le ideologie e per il dialogo? Non siamo quelli della tolleranza, dell'informazione, della conoscenza? Non siamo noi quelli della ragione contro la morale? Non siamo quelli del male che può essere usato a fin di bene?Non siamo quelli contrari alla pena di morte? quelli contrari alle pene?

Che c'entriamo noi coi cattolici? Come si fa ad essere cattolici E liberali? O uno è cattolico e va appresso al papa (varcando la soglia della speranza), o è liberale e va appresso alla ragione e alla sua coscienza - che non è coscienza liberale né cattolica, ma è pura coscienza: capacità di distinguere i fatti dalle interpretazioni (capisco che raggiungere questo stato di libertà interiore è la cosa più ardua del mondo. E' sempre molto più facile andare appresso (posso dire "fidarsi" che mi salva un po' l'anima) a un leader, carismatico o no, piuttosto che prendere nelle proprie mani il proprio destino. Però non è lì che bisogna arrivare, per compiere il nostro destino di uomini?).

Come militante non iscritto, mi trovo a disagio perché il pessimo D'alema non ha tutti i torti a prenderci in giro dicendo che stiamo a destra. Che ci facciamo noi con 'sta gente? Io non dico di non starci, perché se qualcosa da costoro la possiamo ottenere è giusto anche starci per ottenerla, però non ci dimentichiamo anche delle differenze! Mettiamo i puntini sulle i. Ricordiamo a chi ci ascolta che dopotutto noi siamo quelli del diritto, del diritto dell'individuo di fare della propria vita quello che vuole, senza bisogno di nessuno stato o di nessun papa che mi venga a dire "la famiglia la famiglia" - quale famiglia? - oppure che mi venga a dire quali medicine usare, che aria respirare, quale partito votare, in quale dio credere, che scuola fare, che cibo comprare, che posizione adottare quando si fa l'amore (se è ancora concesso), e in che modo insultarci e mandarci affanculo.

Ricordiamo a chi ci ascolta che noi siamo quelli per la riforma, dello stato innanzitutto, ma io dico anche del modo di pensare: a che servono i dibattiti politici se poi ognuno - per sopravvivere - deve sparare la sua cazzata, per forza diversa dalle cazzate degli altri, altrimenti comincia a dubitare della sua stessa esistenza, e allora deve inventarsi teorie, filosofie, ideologie sempre nuove e sempre diverse, sempre più astratte, sempre più campate per aria, sempre più a stracazzo, mentre dopotutto la vita è una sola, e si deve fare i conti, la sera, con i soldi entrati e i soldi usciti, e, per coloro che sono un po' più svegli, occorrerebbe fare i conti soprattutto con la propria coscienza: come ho vissuto oggi? che ho portato di più umano e creativo nella mia vita? e nella vita di chi mi sta vicino? che ho fatto per migliorarmi, e migliorare l'ambiente in cui vivo? e - in definitiva - sono capace di dire CHE COSA HO FATTO? sono stato cosciente nelle mie azioni? HO VISSUTO ANCHE SOLO UN MOMENTO?

Invece, in tv e per strada, impazza gente come buttiglione, berlinguer, speroni, bossi, scàlfaro, fini, berlusconi (povero fesso) - per non dire di pivetti e woytila -, gente che parla e ci prende per il culo. Ma li avete visti? Gente che si è dimenticata di avere non solo una mente (vecchia di millenni, in certi casi), ma soprattutto la bocca (per baciare), due occhi (per guardarsi nel profondo dell'anima) e un cuore (per vivere).

E l'unico che fa un po' di strada e si consuma le scarpe è il grande pannella, poveraccio stracciaculo, anche lui costretto a occuparsi di queste cazzate corte sì corte no, elezioni no elezioni sì... Una intelligenza così acuta, una energia così viva, e nessuno lo caga. ma è possibile?

Gradirei una risposta, in onore del dialogo e della nonviolenza, da qualche vecchio radicale. Penso a Mamma laura_terni, ma anche rita andrebbe bene, se mi dice due parole, così da tenerci compagnia, qui nel freddo della Tenda referendaria di piazza sanbabila a Milano.

:-)

[Dedico questo scritto a Marco Taradash, deputato del MIO collegio.]

 
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