Roma, 7 gennaio 1995DICHIARAZIONE DEI PARLAMENTARI RIFORMATORI
Camera preclusa ai deputati, cacciati via durante il periodo di crisi; ma aperta come Museo. E' un'aspirazione propria e comprensibile per dei tradizionalisti antidemocratici. Non per ora.
La Camera dei Deputati continua ad essere preclusa ai parlamentari, mentre è sempre più aperta come museo; e il personale è mobilitato in grande uniforme a questo scopo.
Oggi sono comparsi anche i carabinieri in servizio di guardia armata all'ingresso della Camera, come non avviene nemmeno a Camere aperte, spalancate: se non durante le ore di seduta dell'Assemblea. Uso improprio, offensivo; abuso.
I giornalisti della stampa parlamentare possono accedere, al pari dei parlamentari, dall'ingresso di servizio di via della Missione 8. E' sprangata anche via della Missione 4.
E' quindi evidente che, all'insaputa dell'Ufficio di Presidenza, è stata d'imperio annullata la conquista della Camera aperta anche durante i giorni festivi durante le crisi di Governo. Ci si stupisce che nessuno abbia... "funzionato".
Una delle ragioni per le quali ci si può augurare la fine anticipata di questa legislatura è anche determinata dal fatto che in tal modo sarebbe resa alla storia privata quel che è di tradizioni e di sensibilità istituzionale e parlamentare del tutto privo, privato. E che urge torni ad esserlo.
I parlamentari riformatori chiedono, comunque, che immediatamente la Camera e i suoi servizi, durante la crisi, vengano riaperti, giorni festivi inclusi, fino alle ore 21.30 almeno, poichè gran parte della vita e delle reazioni politiche possono tornare a manifestarsi proprio nelle ore serali.