Vorrei avere le idee piu' chiare per poter contribuire al dibattito sui temi in proposti. Purtroppo la realta' e' che non ho capito, o perlomeno non rientrano nei miei schemi di logica, le cause e il senso delle dimissioni e della sospensione del movimento: divergenze di strategia col gruppo, insuccesso organizzativo o denuncia dell'impossibilita' di fare politica? Nessuna di queste motivazioni presa da sola e' convincente; prendiamo l'ultima, quella riportata nel testo 895: non si capisce perche' i motivi per la sospensione dell'attivita' del Movimento non dovrebbero valere anche per i Club; eppure l'attivita' dei Club, per fortuna, continua. Ma non e' forse questa "Bisanzio"?
E' gia' stato fatto altre volte dal Partito Radicale? Beh, visti i risultati, questo e' un ottimo motivo per non farlo nuovamente. Il P.R. di un tempo non considerava le proprie idee maggioritarie nel Paese? E non lo ha forse in piu' di una occasione dimostrato? Eppure ... Quale e' il rapporto tra gli iscritti al P.R. e il numero dei non piu' iscritti(fuoriusciti)? tutte persone poco raccomandabili di cui si poteva e si doveva fare a meno? E poi ... Perche' il leader della speranza nella riforma dello stato e'/e' stato/dovrebbe essere/sarebbe dovuto essere Berlusconi, con tutti i problemi e le indicazioni negative esistenti, e non Pannella? Solo per l'ostracismo della RAI nei confronti dei radicali? Ma non sono forse queste le motivazioni che adduce Segni per spiegarsi la propria sconfitta elettorale?
Gianfranco Falasca