Roma 13 gennaio 1995"Poiche' sembra che in mie precedenti dichiarazioni non sia stato udito l'essenziale della mia argomentazione sull'incarico al Ministro Dini, ripeto che io ritengo che esista un nesso preciso fra l'atto anticostituzionale, per molti versi perfino antigiuridico, antidemocratico, violento compiuto dalla Corte Costituzionale due giorni or sono e questo primo atto di ragionevolezza istituzionale.
Qualcuno ha probabilmente compreso che la misura era colma.
Ha scelto una via ben diversa da quella dell'incarico al Presidente Cossiga, via avventuristica, pericolosa per tutti, a partire da chi pensa, pensava o pensera' di imboccarla.
L'incarico a Lamberto Dini e' finalmente in linea con chi vuole in questo paese rilanciare, con apertura liberale e liberista, il cammino di ricostruzione economica del nostro paese; ed ha in questo senso un grande valore anche simbolico.
Che si tratti di un incarico e di un potenziale governo assolutamente straordinario nelle forme, negli obiettivi e nei tempi, nessuno pu - mi sembra - seriamente porlo in dubbio."
P.S. Nella manifestazione pubblica di domani sera, dalle 21 alle 24, attorno al camper in P.zza del Quirinale, con gli interventi anche di G. Fini, e C. Previti, si sottolinearanno i nessi fra battaglia politico-istituzionale e obiettivi referendari.