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Conferenza Movimento club Pannella
Gandolfi Riccardo - 15 gennaio 1995
Lucca: prendo atto...
delle lamentele di Rita Bernardini, ne parleremo in sede di direttivo.

Tengo pero' a precisare che vi sono problemi che, alle volte, vanno al di la' delle parole d'ordine.

Ci sono tanti modi per difendere i referendum, ad esempio emettere comunicati stampa.

Noi l'abbiamo fatto e la cosa non e' passata solo silenzio, dato che vi e' una minaccia di denuncia nei nostri confronti proprio per quel comunicato che ho pubblicato anche su agora'.

Il comunicato e' stato trasmesso da una raduio locale, pubblicato su Il Tirreno (buona diffusione) ed ha provocato la reazione biliosa di molti.

Poi si possono difendere i referendum cercando di organizzare dibattiti o approfittando di dibattiti gia' organizzati per cercare di convogliare piu' forse in gruppi a difesa dei referndum, ma anche delle elezioni.

Siamo un movimento, certo, ma siamo diffusi nelle realta' locali, quindi ritengo che ognuno di noi sia libero di decidere la forma ed il modo che, nello specifico contesto sociale nel quale il club opera, ritiene piu' idoneo per poratre avanti la lotta comune.

Ad esempio, in occasione del dibattito organizzato dall'Unone per la Liberta' e' venuta fuori la proposta di organizzare, anziche' nuovi referendum, o insiem a questi, la raccolta di firme per una o piu' leggi di iniziativa popolare su questi temi referendari.

All'incontro erano presennti circa 100, persone, non crediate che ne avremmo coinvolti di piu' isolandoci dagli altri per ricercare firme organizzando tavoli nell'ora dello 'struscio' degli adolescenti!

Comunque prendo atto; gli eletti consiglieri hanno dovuto prendere certe decisioni proprio in quanto militanti, in quanto rappresentanti delle nostre battaglie, non di altri.

E certo il dimettersi dalle commissioni non va certo nel senso del loro vantaggio economico! quindi, chiedo per loro e per la loro scelta quanto meno un po' piu' di attenzione e di rispetto.

Riconosco che non siamo 'usi ad obbedir tacendo', ma nelle battaglie, oltre ai generali, sono importanti anche i sergenti che, a capo di una pattuglia, dietro le retrovie nemiche, decideono autonomamente la migliore tattica da adottare li', in quel momento per portare aiuto al grosso dell'esercito dal quale sono seprati.

Il caporale Gandolfi

 
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