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Conferenza Movimento club Pannella
Cora Segr.Recapiti - 15 gennaio 1995
LETTERA DI CONVOCAZIONE DEL 6 CONGRESSO DEL CORA (Coordinamento Radicale Antiproibizionista) - 26/29 gennaio 1995 - Comunità di San Patrignano

Il 1994 è stato per il movimento antiproibizionista un anno difficile, che ha comportato anche scacchi, ritardi, e un relativo impantanamento della grande crescita politica (se non organizzata) determinata dalla nostra lotta per richiedere, tenere e vincere il referendum, dai successivi nostri accordi con il Governo Amato, ricondotti con il Governo Ciampi, e - a giugno del 1995 - con il "contratto" fra Pannella e Berlusconi, restato in gran parte inattuato.

Il 1994 si era aperto con una infausta offensiva contro di noi da parte di nostri tradizionali compagni di strada, alcuni dei quali di grande rilievo e serietà. Alla vigilia delle elezioni politiche che avrebbero dovuto - com'è noto - esser vinte dai "progressisti" e dintorni, anziché esser più tolleranti in questa prospettiva, siamo stati oggetto di anatemi, insulti, scomuniche da parte di giornali, intellettuali e anche antiproibizionisti "ufficiali". L'accusa era quella di esserci "venduti" a Berlusconi, ai fascisti, ecc... Il nostro Congresso di Genova fu disertato e boicottato. Insomma: "extra ecclesiam nulla salus", fuori dalla chiesa progressista nessuna salvezza possibile. Al CORA - associazione del Partito radicale, transnazionale e transpartitico e non del Movimento dei Club Pannella-Riformatori - veniva d'ufficio negata ogni autonomia, ogni capacità di onestà intellettuale e politica. E l'antiproibizionismo diveniva così l'orpello di quattro o cinque persone - al massimo - che all'antiproibizionis

mo hanno effettivamente dedicato qualcosa della loro esistenza politica e di una coorte di giudici e di scomunicatori faziosi e strumentali, di militanti dell'intolleranza.

I fatti - come al solito - costituiscono la migliore risposta.

Il CORA è stato nel 1994, come in quelli precedenti, il solo movimento politico organizzato antiproibizionista, il solo ad avere svolto una azione quotidiana, in condizioni di grave indebolimento grazie a quella "scissione" di responsabilità, a livello governativo, parlamentare, militante. Le documenteremo nella nostra relazione di attività. Ma sin d'ora rivendichiamo il nostro comportamento di fronte a quella aggressione, ed ai successivi conati di dargli un qualche seguito positivo e costruttivo. Noi abbiamo continuato a invitare costantemente alle nostre iniziative coloro che ci hanno aggredito e offeso se stessi con accuse francamente ignobili. E noi siamo stati sistematicamente esclusi dalle loro "iniziative".

Abbiamo dovuto, quindi, lottare innanzitutto informandoci e informando, denunciando le lentezze e le contraddizioni pubbliche e del Governo (in particolare del Ministro Guidi, che abbiamo documentatamente accusato di condurre una politica sgangherata e ostile agli impegni di governo e referendari) delle strutture nazionali e di base. Ma abbiamo continuato a registrare un sicuro anche se poco percettibile o percepito affermarsi della accettazione della politica di riduzione del danno, propagandato ulteriormente le ragioni dell'iniziativa popolare favorevole alla depenalizzazione della canapa indiana e dei suoi derivati, con il Partito radicale e la LIA portando avanti lo studio e la individuazione dell'obiettivo della revisione delle Convenzioni internazionali dell'Onu.

Non abbiamo ovviamente partecipato al festival tardo-antimuccioliano in occasione delle vicende anche penali che hanno dolorosamente colpito e ferito - e l'avevamo previsto e temuto - la vita della Comunità di San Patrignano. Mentre il CORA rispondeva a quegli eventi pubblicamente ponendo il problema della "riforma" di San Patrignano, la televisione ci attribuiva la richiesta di una sua "chiusura".

Convinti come siamo sempre stati che soluzione antiproibizionista e prevenzione e cura delle tossicodipendenze fossero problemi connessi, ma anche autonomi, abbiamo continuato a cercare in ogni modo di farlo comprendere. Pensiamo che al Congresso di San Patrignano si potrà fare un enorme passo in avanti in questa direzione. Così come per gli obiettivi che sono i nostri, che ribadiremo e, in altri punti, chiederemo di tradurre in concreta lotta politica nel nostro paese e nelle nostre istituzioni.

Avete ben letto: il Congresso sarà ospitato dalla Comunità di San Patrignano per quanto riguarda i suoi lavori. Abbiamo avanzato questa richiesta - suggerita nel Consiglio Generale di Pozzuoli da Marco Pannella - a Vincenzo Muccioli, che subito l'ha accolta con entusiasmo e convinzione. Il CORA o Muccioli hanno cambiato convinzioni, l'uno o l'altro svenduto al vecchio avversario? Nulla di questo. Ma la dimostrazione che quando con assoluto rigore e buona fede si persegue la propria strada, e la si continua a percorrere, se in nulla l'abbandoni, se le tue ragioni sono vive, radicate nella realtà, se le rispetti e animi, alla fine è possibile "vincere con", convincersi, convincere.

Come il CORA in Italia per l'antiproibizionismo, così il Partito radicale continua ad essere l'unica organizzazione transnazionale e transpartitica che, con immense difficoltà ma anche con i primi risultati, si propone come mezzo indispensabile per affrontare alla radice il vero problema: definire luoghi e leggi internazionali per garantire la convivenza sul pianeta nel rispetto dei diritti delle persone. Il Partito radicale ha di già incardinato la proposta tecnico-politica per la revisione delle Convenzioni internazionali, sta a ciascuno di noi dare il necessario contributo perché questa proposta possa diventare strumento di lotta e iniziativa politica; e cogliamo l'occasione per informarti che il Congresso del Partito radicale si terrà a Roma nei giorni dal 24 al 26 febbraio 1995.

Se il CORA e il Partito radicale vivranno, potranno cioè continuare ad organizzare proposte di lotta politica, dipende da te, dal tuo contributo, dalla tua iscrizione, dalla tua partecipazione al Congresso. Per inviare la tua iscrizione o il tuo contributo potrai usare il bollettino di conto corrente postale allegato ma, se possiedi una carta di credito, basta telefonare allo 06-689791.

Grazie ed arrivederci al congresso

Carla ROSSI, presidente; Maurizio TURCO, segretario; Roberto SPAGNOLI, tesoriere.

Roma, 9 gennaio 1995

 
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