Roma 15 gennaio 1995
"Il regime, (ma anche coloro che devono con prudenza governare il diritto e i diritti nel nostro paese) sappia che - se si vota nelle prossime settimane -20/25 al massimo - per i referendum invece che per nuove elezioni, faremo di questa prova come nel giugno 1992 un plebiscito contro il regime stesso, contro la rinata e arrogante partitocrazia.
Il regime sappia bene che la risposta alla violenza anticostituzionale caduta sui diritti dei cittadini con le recenti sentenze della Corte sara' immediata, senza precedenti: La seppelliremo con una vera e propria valanga di nuove richieste, alcune delle quali apertamente volte a riproporre il superamento e la condanna della giurisprudenza della Corte.
La sinistra sociologica, di potere, istintivamente e rabbiosamente conservatrice (cosi' come i suoi alleati neo-dc e neo-centisti) sappia che la sinistra liberale e dei diritti civili si sta preparando per saldare il conto storico con la sinistra illiberale, che ha mandato e sta sempre piu' mandando al massacro il "terzo stato" italiano, ogni vera alternativa democratica e liberale di classe, contro i ceti parassitari, burocratici, reazionari che oggi rappresenta: da quelli che governano i massimi imperi industriali e finanziari assistiti e protezionisti, corrotti e coruttori, in convergenza con il Sindacato di Stato e parastato.
Noi non sappiamo rigorosamente nulla di quel che si sta preparando come Governo del paese, se non quello che come tutti i cittadini abbiamo appreso ufficialmente. Facciamo fiducia, come abbiamo gia' dichiarato, a Lamberto Dini; facciamo fiducia al Capo dello Stato. Ma - anche - vigiliamo contro alternative e pesante virtualita' antidemocratica e di rinnovata sciagura "unita' nazionale" che ci sembrano esser oggi di nuovo operanti e incombenti, e che puntano sul superamento del Governo Dini, gia' oggi o entro i prossimi due mesi. Potrebbero mirare direttamente al cuore dello Stato, a condizionare e imprigionare i suoi massimi vertici, se non dovessero ubbidire loro.
Fantapolitica? Non lo e'; occorre farla divenire tale.