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Conferenza Movimento club Pannella
Faccini Liliana - 19 gennaio 1995
Interpellanza al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Affari Esteri, al Ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato, al Ministro per il Commercio con l'estero, al Ministro della Difesa

Roma, 18 gennaio 1995

Premesso che:

- il Senato della Repubblica, nella seduta del 2 agosto 1994, ha approvato quasi all'unanimita' la mozione n 1-00009, che impegna formalmente il Governo ad attivare immediatamente gli strumenti necessari per il varo di una moratoria unilaterale sulla vendita delle mine anti-persona, per il blocco della loro produzione da parte di aziende italiane o operanti sul territorio italiano e, conseguentemente, per il sostegno alla retribuzione ed alla occupazione dei circa 200 dipendenti impiegati in questo settore;

- il Ministro degli Esteri Antonio Martino, davanti alla Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 29 settembre scorso, ha stabilito un termine alla moratoria italiana sul commercio delle mine anti-persona, dichiarando che essa avrß validita' fino all'entrata in vigore di un nuovo regime di esportazione delle armi convenzionali;

- la Camera dei Deputati, nella seduta del 6 dicembre 1994, ha finalmente ratificato con il disegno di legge S. 593 la Convenzione delle Nazioni Unite del 1980 sulle armi indiscriminate, il cui Protocollo II prevede restrizioni sull'uso delle mine terrestri, anti-persona ed anticarro;

- l'ordine del giorno della mozione di rati'fica presentata alla Camera, e approvata con 385 voti favorevoli e 2 contrari, vincola il Governo italiano a sostenere - nella attuale fase preparatoria della Conferenza di Revisione di suddetta Convenzione - la posizione del Governo svedese, giß appoggiata da Austria, Irlanda, Messico ed Estonia, che prevede l'adozione del bando totale dell'uso, lo sviluppo, la produzione, il commercio, lo stoccaggio, il trasferimento delle mine anti-persona, come richiesto dallo stesso Segretario Generale dell'ONU, dalla Croce Rossa Internazionale, dall'Unicef e dall'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati, nonch la distruzione delle scorte possedute dagli Stati aderenti alla Convenzione;

- il Ministro della Difesa olandese, il 30 novembre 1994, ha comunicato al Parlamento nazionale la decisione del Governo di distruggere le 423.000 mine terrestri a disposizione dell'esercito olandese, per una spesa di 5 milioni di dollari;

premesso inoltre che:

- le mine anticarro seminate in decine di Paesi risultano ordigni non meno pericolosi per la popolazione civile delle mine anti-persona, alle quali sono spesso associate;

- tra le imprese italiane impegnate nella produzione di mine terrestri sembra che almeno una, la Valsella Meccanotecnica di Brescia, stia proseguendo le attivitß di ricerca e di sviluppo in quel campo, e che, secondo informazioni di cui difficile verificare la fondatezza, stia attivando nuovi contratti internazionali con l'Arabia Saudita e la Cina;

- ai sensi dell'articolo 5 della legge 185/1990 il Presidente del Consiglio dei Ministri riferisce al Parlamento con propria relazione entro il 31 marzo di ciascun anno in ordine alle operazioni di esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento autorizzate e svolte entro il 31 dicembre dell'anno precedente;

per conoscere:

1) se l'Italia abbia effettivamente bloccato la produzione delle mine anti-persona, e quali strumenti di verifica abbia adottato nei confronti delle aziende italiane produttrici;

2) quale sia la posizione ufficiale della delegazione italiana che partecipa con diritto di voto alla quarta ed ultima sessione preparatoria della Conferenza di Revisione della Convenzione dell'ONU, in svolgimento a Ginevra dal 9 al 20 gennaio, soprattutto in ordine al bando totale delle mine anti-persona proposto dalla Svezia;

3) quale sia la posizione dell'Italia nei confronti della proposta di attuazione di un regime internazionale di controllo sulle esportazioni delle armi convenzionali, avanzata dagli Stati Uniti;

4) se non ritenga inoltre che l'Italia debba sollevare la questione delle mine anticarro, del cui uso peraltro anche la Convenzione dell'ONU tenta una regolamentazione, adottando un regime di controllo sulla vendita ed esportazione di questi ordigni;

5) quali sono state nel 1994 le nuove autorizzazioni all'esportazione concesse, le proroghe di autorizzazione precedenti, le esportazioni effettivamente avvenute anche a fronte di autorizzazioni degli anni precedenti, le cessioni all'estero di licenze di produzione di mine terrestri, anti-persona ed anticarro, nonch le autorizzazioni alle trattative contrattuali ai sensi dell'articolo 9 della legge 185/1990,che riguardano mine terrestri; quali sono state dunque in tutti questi casi la data dell'autorizzazione, l'impresa autorizzata, l'oggetto dell'operazione, il valore dell'operazione., il Paese destinatario dell'esportazione;

6) qual , ad oggi, la situazione delle autorizzazioni alla esportazione di mine terrestri, anti-persona ed anticarro, ancora in corso di validita': in particolare, se si sia provveduto a sospendere la validita' delle autorizzazioni dopo la mozione del Senato del 2 agosto scorso;

7) se si sia provveduto, coerentemente alle risoluzioni parlamentari, in particolare al testo della mozione n 1-00009 che equipara le mine anti-persona alle armi chimiche, a distruggere la dotazione di mine anti-persona delle Forze Armate italiane.

Lorenzo Strik Lievers

Emma Bonino

Giuseppe Calderisi

Marco Taradash

Paolo Vigevano

Elio Vito

 
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