PANNELLA: SE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONTINUA A NON VOLERE ELEZIONI OGGI, VUOL DIRE NECESSARIAMENTE CHE NON LE VUOLE PRIMA DI 15 MESI. POICHE' NON PUO' DURARE TANTO UN GOVERNO TECNICO (NON PUO' FARE LA FINANZIARIA NECESSARIA PER IL PROSSIMO ANNO) ALLORA E' LECITO CHIEDERSI A QUALE GIOCO SEGRETO SI GIOCA. E IL PRESDIDENTE DINI DIVENTA LUI... GARANTE.
"Premesso:
a) che un Governo dei tecnici non potrà durare fino ad oltre l'estate, impostare e imporre la finanziaria più dura e difficile della nostra storia recente:
b) che la Presidenza della Repubblica ha fatto sapere attraverso indiscrezioni e vociferazioni della stampa (meglio le esternazioni cossighiane a questo punto, Presidente Scalfaro!) che ove il Governo Dini non riscuotesse la fiduca della Camera nominerebbe un nuovo Presidente incaricato, ovviamene e perquanto già detto, non più 'tecnico';
c) che il Governo Dini manifestamente è oggi concepito per far scadere i termini di convocazione dei comizi entro la primavera, quanto meno dai partiti e dai sindacati della sinistra sociologica e conservatrice, praticamente onnipotenti in assenza di Governi forti e di maggioranza collaudate, e che - da quel momento - diverrà il bersaglio di tutti;
d) che il Presidente della Repubblica non può quindi ignorare che si troverà probabilmente fra breve nella necessità di nominare altri Presidenti incaricati e di lasciare andare alla deriva la vita politica e istituzionale dello Stato; o lasciar precipitare - con elezioni d'autunno - lo Stato verso un 'esercizio provvisorio';
e) che, da quanto sopra, ne consegue che le elezioni si terranno o entro Giugno di quest'anno o, al più presto, fra un anno e oltre;
f) che la gestione 'diarchica' del nostro Stato si sta configurando fatalmente come piuttosto monarchica che diarchica;
g) che di già un anno fa, risultarono vincenti comportamenti e obiettivi ancora oggi restati oscuri;
h) che l'attuale maggioranza o ex-maggioranza, manifestatamente sta raggiungendo l'opposizione nell'incapacità di elaborare una linea politica adeguata alle esigenze del paese ed ai propri obiettivi;
ciò premesso, di fronte allo scontro politico, istituzionalmente improprio, che sta rendendo imperscrutabile e irragionevole il gioco democratico e istituzionale nel nostro paese, appare chiaro che il Presidente incaricato Dini si trova a dover rappresentare quel dato di potenziale terzietà che altri dovrebbe assicurare, e che la responsabilità non voluta gliene incombe.
I'm sorry, Presidenti! Ma il gioco sta diventando di una tragica non serietà, o di una serietà segreta e non più costituzionalmente intellegibile. Un pò di luce, prego".