Feltri e Pendinelli stanno ungendo il deretano dei loro lettori
con dosi massicce di vasellina oratoria per rendere meno dolorosa
la probabile scelta di Berlusconi di appoggiare Dini in cambio di
un bel "nulla". Prima il decreto Biondi, poi le Pensioni, poi il
Berlusconi bis e ora la fiducia a Dini: quatto esempi di assoluta
mancanza di coraggio e di coerenza da parte del Cavalier
Berlusconi, che sembra sfoderare la peggiore qualità
democristiana: l'incapacità di difendere le proprie scelte sino in
fondo. Ai giornali vicini al Polo, quindi, il compito di far
digerire il sostegno a Dini.
Di sicuro Berlusconi non ignora che il sostegno a Dini gli
procurerà soltanto fastidi: i meriti del governo ricadranno
sull'opposizione. I demeriti saranno attribuiti a Berlusconi. In
più, nessuna concreta speranza di anticpare le elezioni. Eppure
la voglia di correre dietro a Dini è tanta: come mai ? Il cattivo
carattere di Berlusconi e la demenzialità di alcuni suoi
consiglieri non spiegano tutto. Probabilmente Berlusconi sta
cadendo nella stessa sindrome da "dimagrimento elettorale" di cui
è stata vittima Bossi. Vediamo di spiegare meglio cosa ciò
significhi:
Il bacino elettorale della Lega dapprima e del Polo del 27 marzo è
costituito dalla classe media, dagli elettori di centro destra.
Per ragioni che è inutile richiamare, questi elettori non erano
rappresentati prima che la Lega comparisse sulla scena politica. I
loro voti confluivano nella DC, "a naso turato". Con l'apparizione
della Lega è cominciato un movimento di sovrapposizione
progressiva tra partiti politici e questo tipo di elettorato, che
costituisce la "fetta di mercato" più cospicua in termini relativi
e forse presto anche assoluti. Rispetto alla DC, la Lega ha
rappresentato al Nord una forza politica con la quale questo
elettorato si è sempre più identificato sino a chè non è comparsa
Forza Italia. E' stato il momento in cui la Lega ha cominciato a
declinare e Bossi, anzichè mandare segnali rassicuranti per
frenare la caduta di consensi, ha pensato di spostarsi a sinistra.
Sbagliando doppiamente: sia nell'interpretare il fenomeno, sia
nella direzione di fuga scelta.
Ora, anzi probabilmente da qualche settimana, la stessa cosa sta
accadendo a Forza Italia. Ormai il vero punto di attrazione
dell'elettore moderato è Alleanza Nazionale, che dopo il congresso
di Fiuggi sarà il riferimento politico nel quale un elettore di
centro destra avrà maggiore facilità ad identificarsi.
A questo punto, la sindrome di Berlusconi appare evidente. Così
come Bossi, si comincia a preoccupare di cedere elettori alla
"destra" e cautamente, coperto dalle cortine fumogene delle
dichiarazioni esplosive e dalla vasellina dei media a lui vicini
(Giornale, Informazione, TG 4, I1), si muove verso sinistra. La
manovra è assecondata, anzi favorita e suggerita dal PPI, che
spera di ricostruire assieme a FI una sorta di Neo-DC suddivisa in
partiti alleati anzichè in "correnti".
Quale errore, se Berlusconi si incammina su questa via ! Come
Bossi, anche Berlusconi conseguirà solo il risultato di
disorientare e disgustare i suoi elettori, senza pescarne di nuovi
nella sinistra d'opposizione. Il risultato sarà il rafforzamento
di AN, che diventerà entro un anno il partito di maggioranza
relativa nell'area di centro destra.
La manovra di sostegno a Dini appare, quindi, come dettata più
dalla paura dell'alleato Fini che dalla volontà di non sottoporre
il paese a tre mesi di guerriglia. Ma i risultati - per Berlusconi
e Forza Italia - saranno esattamente l'opposto di quelli
auspicati.
Anzi, c'è di più: se come è probabile, il governo Dini protrarrà
la sua esistenza sino a chè la legge elettorale venga modificata
introducendo il Doppio Turno per il parlameno, allora AN
trionferà due volte. Perchè al ballottaggio, nella primavera del
1996, saranno AN e il PDS a confrontarsi.
Ci pensi su, Berlusconi, se gli conviene inseguire Dini. E ci
pensi anche Pannella: se non vuole consegnare i moderati ad AN tra
un anno, cerchi di opporsi a manovre di corto respiro e di
impedire che AN venga isolata.
In seno al Polo AN crescerà poco, ma se resta sola esploderà,
superando il 30% di consensi. Non è meglio restare uniti ?
--- MMMR v3.50unr