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Conferenza Movimento club Pannella
Salvidio Ascanio - 22 gennaio 1995
Il lupo li papperà, loro malgrado

Feltri e Pendinelli stanno ungendo il deretano dei loro lettori

con dosi massicce di vasellina oratoria per rendere meno dolorosa

la probabile scelta di Berlusconi di appoggiare Dini in cambio di

un bel "nulla". Prima il decreto Biondi, poi le Pensioni, poi il

Berlusconi bis e ora la fiducia a Dini: quatto esempi di assoluta

mancanza di coraggio e di coerenza da parte del Cavalier

Berlusconi, che sembra sfoderare la peggiore qualità

democristiana: l'incapacità di difendere le proprie scelte sino in

fondo. Ai giornali vicini al Polo, quindi, il compito di far

digerire il sostegno a Dini.

Di sicuro Berlusconi non ignora che il sostegno a Dini gli

procurerà soltanto fastidi: i meriti del governo ricadranno

sull'opposizione. I demeriti saranno attribuiti a Berlusconi. In

più, nessuna concreta speranza di anticpare le elezioni. Eppure

la voglia di correre dietro a Dini è tanta: come mai ? Il cattivo

carattere di Berlusconi e la demenzialità di alcuni suoi

consiglieri non spiegano tutto. Probabilmente Berlusconi sta

cadendo nella stessa sindrome da "dimagrimento elettorale" di cui

è stata vittima Bossi. Vediamo di spiegare meglio cosa ciò

significhi:

Il bacino elettorale della Lega dapprima e del Polo del 27 marzo è

costituito dalla classe media, dagli elettori di centro destra.

Per ragioni che è inutile richiamare, questi elettori non erano

rappresentati prima che la Lega comparisse sulla scena politica. I

loro voti confluivano nella DC, "a naso turato". Con l'apparizione

della Lega è cominciato un movimento di sovrapposizione

progressiva tra partiti politici e questo tipo di elettorato, che

costituisce la "fetta di mercato" più cospicua in termini relativi

e forse presto anche assoluti. Rispetto alla DC, la Lega ha

rappresentato al Nord una forza politica con la quale questo

elettorato si è sempre più identificato sino a chè non è comparsa

Forza Italia. E' stato il momento in cui la Lega ha cominciato a

declinare e Bossi, anzichè mandare segnali rassicuranti per

frenare la caduta di consensi, ha pensato di spostarsi a sinistra.

Sbagliando doppiamente: sia nell'interpretare il fenomeno, sia

nella direzione di fuga scelta.

Ora, anzi probabilmente da qualche settimana, la stessa cosa sta

accadendo a Forza Italia. Ormai il vero punto di attrazione

dell'elettore moderato è Alleanza Nazionale, che dopo il congresso

di Fiuggi sarà il riferimento politico nel quale un elettore di

centro destra avrà maggiore facilità ad identificarsi.

A questo punto, la sindrome di Berlusconi appare evidente. Così

come Bossi, si comincia a preoccupare di cedere elettori alla

"destra" e cautamente, coperto dalle cortine fumogene delle

dichiarazioni esplosive e dalla vasellina dei media a lui vicini

(Giornale, Informazione, TG 4, I1), si muove verso sinistra. La

manovra è assecondata, anzi favorita e suggerita dal PPI, che

spera di ricostruire assieme a FI una sorta di Neo-DC suddivisa in

partiti alleati anzichè in "correnti".

Quale errore, se Berlusconi si incammina su questa via ! Come

Bossi, anche Berlusconi conseguirà solo il risultato di

disorientare e disgustare i suoi elettori, senza pescarne di nuovi

nella sinistra d'opposizione. Il risultato sarà il rafforzamento

di AN, che diventerà entro un anno il partito di maggioranza

relativa nell'area di centro destra.

La manovra di sostegno a Dini appare, quindi, come dettata più

dalla paura dell'alleato Fini che dalla volontà di non sottoporre

il paese a tre mesi di guerriglia. Ma i risultati - per Berlusconi

e Forza Italia - saranno esattamente l'opposto di quelli

auspicati.

Anzi, c'è di più: se come è probabile, il governo Dini protrarrà

la sua esistenza sino a chè la legge elettorale venga modificata

introducendo il Doppio Turno per il parlameno, allora AN

trionferà due volte. Perchè al ballottaggio, nella primavera del

1996, saranno AN e il PDS a confrontarsi.

Ci pensi su, Berlusconi, se gli conviene inseguire Dini. E ci

pensi anche Pannella: se non vuole consegnare i moderati ad AN tra

un anno, cerchi di opporsi a manovre di corto respiro e di

impedire che AN venga isolata.

In seno al Polo AN crescerà poco, ma se resta sola esploderà,

superando il 30% di consensi. Non è meglio restare uniti ?

--- MMMR v3.50unr

 
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