Roma, 1· febbraio 1995"PDS, PPI E LEGA VOGLIONO LA PROPORZIONALE CON IL PREMIO DI MAGGIORANZA PER VOTARE SUBITO AD APRILE ?
SAREBBE IL RITORNO ALLA PREISTORIA. CON LE PREFERENZE E LE CAMPAGNE ELETTORALI MILIARDARIE SAREBBE DI NUOVO TANGENTOPOLI."
Dichiarazione di Peppino Calderisi
"Dini è stato chiarissimo nelle sue dichiarazioni programmatiche: "occorre adeguare le regole per l'elezione dei consigli regionali secondo l'indicazione maggioritaria espressa dalla consultazione referendaria". E ancora: "un avvicinamento del sistema elettorale regionale a quello nazionale appare opportuno per garantire uniformità e facilitare la formazione di esecutivi regionali omogenei e stabili".
Ma sembra proprio che le forze che hanno dato la fiducia a Dini - PDS, PPI e Lega - non abbiano alcuna intenzione di rispettarne le dichiarazioni programmatiche.
Infatti sembra che vogliano proporre una legge non uninominale maggioritaria bensì proporzionale con premio di maggioranza, basata su liste provinciali con le preferenze (come la legge vigente) e su liste regionali di coalizione alle quali assegnare il premio di maggioranza. Insomma il vecchio schema consociativo del PCI-PDS e di De Mita, non a caso nominato da Buttiglione responsabile del PPI per la riforma elettorale. Una legge da fare in pochi giorni per votare addirittura in aprile, senza accorpare le elezioni comunali e quelle regionali in un'unica tornata a giugno.
Sarebbe il ritorno alla preistoria. Il voto referendario del 18 aprile '93 (oltre l'83 % degli elettori) sarebbe cancellato. Con le preferenze avremmo di nuovo clientele e campagne elettorali miliardarie. Presto saremmo di nuovo in piena Tangentopoli."