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Conferenza Movimento club Pannella
Faccini Liliana - 3 febbraio 1995
Dichiarazione di Marco Pannella

Roma 3 febbraio 1995

SAREMO LIETI DI ASCOLTARE ROMANO PRODI AL NOSTRO PRIMO CONGRESSO NAZIONALE, A ROMA, DAL 17 AL 19 FEBBRAIO... INTANTO, DUE PROBLEMI: ELEZIONI SUBITO, E QUALI RIFORME LIBERALI.

"La candidatura di Romano Prodi, com'e' noto, e' stata da noi prevista pubblicamente da tempo, anche se come risultato di un cammino diverso da quello che oggi appare il piu' probabile: ieri pensavamo ad un suo incarico ad aprile per un Governo che garantisse un vero e proprio "ribaltone" di quasi legislatura, oggi ad un suo lancio nella societa' "civile" e politica in vista di elezioni autunnali o della prossima primavera.

Meglio, molto meglio cosi'. Ma sempre male, massimo poiche' nei due casi ci troviamo a non prevedere, e volere, elezioni per questo giugno. E' evidente che poche settimane di lancio dell'antagonista di Berlusconi non basterebbero.

Cio' detto e premesso, da Riformatori siamo estremamenti attenti a programmi, obiettivi e tempi, che accompagneranno questa candidatura: piu' laburista o piu' democratico-liberale?

Ho da tempo - da piu' di un anno - affermato che la nostra bussola e' quella radicalmente liberale, liberista, libertaria, anticonservatrice, antipartitocratica. Se Prodi volesse anche marginalmente essere o apparire un rigoroso e prudente Riformatore liberale (e non un intellettuale emiliano di sudditanza magno-greca) egli non puo' ignorare che doppi turni e mattarelli lo renderebbero un re travicello di partiti, sindacati, corporazioni, che egli non potrebbe governare se non con riflessi di organicismo solidaristico e mediterraneo. Capo di un Partito "americano" egli potrebbe governare; mentre come espressione di una coalizione di forze economiche e sociali, oltre che partitiche, conservatrici e di potere, egli non potrebbe che moderare il processo di putrefazione della nostra societa' e delle nostre istituzioni.

Noi abbiamo il nostro primo Congresso Nazionale a Roma, dal 17 al 19 Febbraio. Ascolteremmo molto volentieri quel che Prodi ritenesse utile e opportuno dirci. Intanto potrebbe leggere il documento programmatico dell'intergruppo liberale che domani ha a Roma la sua prima manifestazione pubblica, e - se crede - fornirci qualche sua impressione in merito."

 
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