"L'assoluzione del "pentito" Melluso, l'ulteriore linciaggio di Enzo Tortora da parte dell'ingiustizia italiana, una giurisprudenza che fa seguito al pluridecennale sequestro da parte dell'ordine giudiziario delle procedure imposte dal codice in tema di diffamazione e di calunnia per giudicare nel più assoluto e formale degli arbitrii, tutto questo è indegno di uno Stato di Diritto, è una vergogna per ciascuno e per tutti. Questa Repubblica fondata prima sul peculato e sulla corruzione, poi sui "pentiti" - spesso manovrati e padroni di chi crede di poterli utilizzare da giustizieri, - è la stessa ad ogni livello: dalla Corte Costituzionale ai magistrati (tanti) autori del linciaggio e della verità e della giustizia di Enzo Tortora.
La nostra risposta - a questo punto - sarà anche politica.
Contro la legge Vassalli che defraudò il Paese (tradendo, con la complicità del Presidente della Repubblica di allora, i risultati del referenduma "sulla giustizia giusta") e che ha significato una legge di assoluta impunità per i magistrati disonesti ed incapaci, e una penalizzazione per quelli onesti e capaci, contro la sentenza del gip milanese a favore di Melluso, proporrò il 16 febbraio al primo Congresso Nazionale del Movimento dei Club Pannella - Riformatori un nuovo referendum sulla "giustizia giusta" che ristabilisca la responsabilità civile dei magistrati, e un altro referendum che muti la composizione ed i criteri di elezione del Consiglio Superiore della Magistratura.