"La Presidente Irene Pivetti la presidente della Camera che il Polo della Libertß e del Buongoverno ha lo scorso anno inopinatamente proposto e imposto a noi che non volevamo saperne in omaggio a quel che rappresentava, ha sempre rappresentato: una credente nell'intolleranza; l'unica parlamentare italiana, dal 1946 che si sia pronunciata contro la carta dei diritti dell'uomo, la parlamentare che applaudiva, divertita e convinta, il cappio ostentato in aula come una bandiera dalla Lega.
Non e' il solo caso che uno schieramento politico che aveva vinto nel nome della liberaldemocrazia, issando le bandiere liberarie, liberista, libertaria, federalista europea, riformatrice, ha creato nella coscienza liberale del Paese.
Il guaio che, se lo schieramento berlusconiano, ha avuto contraddizioni gravi e per noi tali da indurci oggi a volere con esso un'alleanza piu' chiara e ferma che nel passato, o a prendere atto che questo non si vuole o non si puo' realizzare, il guaio e', ripeto, che lo schieramento antiberlusconiano non ha avuto e non ha contraddizioni di sorta nel suo continuismo di regime, di partitocrazia, di intolleranza, di difesa conservatrice di tutto quel che nel nostro paese e' potere forte, prepotente, illiberale."