Conferenza Movimento club Pannella |
Pezzilli Dora
- 17 febbraio 1995
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Massim o D'Alema, ci chiede un sacrificio.Alla fine pur riconoscendo tutto cio' che siamo e che abbiamo a lungo sopportato di privazione d'identita' operato a discapito del socialismo liberale che da sempre difendiamo, oggi spera che in altro ambito noi che per esso abbiamo patito e abbiamo lottato siamo disposti a riconoscerlo difenderlo contro ogni tentativo di scippo da parte loro.Sembra ridicolo, in realta' e' un complimento tragico, una specie di invito al suicidio per giusto motivo, come se il compito di Marco Pannella, fosse alla fine di essere sempre il pur ghrande, ma il grande escluso.Perche' dico questo?. Perche' il dubbio che Massimo non si e' posto e che oggi sempre non sfiorarlo e' che noi radicali che tanto lo amiamo siamo disposti a c ederglielo, il nostro piu' bel pezzo, che proprio noi dobbiamo metterci nelle parti di Caino e per una superiore ragion di Stato accettare questo invito.Forse potremmo anche, allora mi chiedo: se non ora quando? Perche non subito, pertche' non adesso, perche' at |
tendere che il cancro di uno scippo nei confronti dell'elettorato venga magari dimenticato....Le pari condizioni per noi, come al solito quasi non esistono da sempre difensori dello Stato sappiamo fin troppo bene dire obbedisco al popolo Italiano raccogliendo le firme per i referendum dando come al solito corpo al nostro partito.Scusa D'Alema, se te lo chiedo ma perche' ti ostini a chiedere proprio il nostro di corpo-partito, perche' insisti e temporeggi nel frattempo? Se cio' che vuoi e' un tribuno socialista democratico, l'Italia ne ha sempre avuto solo uno di grande anzi grandioso, Pannella appunto.Se le elezioni subito sono un prezzo troppo alto, per ristabilire , bada bene, ristabilire, la pars conditio, allora non c'e' bisogno di ripeterlo individuiamo insieme un luogo e un giusto momento e il gioco con noi sara' sempre onesto, del tipo "sono felice di averti conosciuto". |
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