Ritengo che la nuova normativa per le elezioni dei consigli e del presidente delle regioni sia assurda, antidemocratica ed illiberale.
Assurda perché, dopo un referendum dal quale è emerso che più dell'80% degli italiani preferisce il seistema maggioritario, un parlamento ormai ai limiti del coma, semideligittimato, tenuto in vita a forza con vero e proprio accanimento terapeutico, approva una legge elettorale decisamente proporzionale.
Amtidemocratica perché, dietro una parvenza di rispetto delle diversità e delle minoranza, obbliga di fatto le formazioni minori ad accettare apparentamenti vari, lascia in vita formazioni politiche ormai non più rappresentative se non di interessi corporativi e clientelari, dando loro voce e potere di ricatto, ingenera confusione anziché chiarificazione, governabilità fittizia anziché certezza di governo.
Illiberale perché lascia alle segreterie dei partiti la scelta dei candidati a Presidente, dato che non nulla si é previsto per le procedure di scelta dei candidati, ovverosia non si è previsto un sistema di elezioni primarie in presenza di un sistema semipresidenziale.
Insomma, l'ennesimo pastrocchio della partitocrazia, perdipiù al riparo da ogni rischio di referendum..... a nebo che giucas d'alema non dica il fatidico?quando lo dico IO!'.
Tempi duri per i democratici.
Riccardo Gandolfi