Roma 28 febbraio 1995

"OCCORRE CHE IMMEDIATAMENTE IL POLO TROVI IN SE' E PER L'INTERA POLITICA ITALIANA LA FORZA DI COMPIERE UN GRANDE SALTO DI QUALITA'. IMMEDIATAMENTE. OCCORRE CHE SIA IL POLO AD ASSICURARE UNA APPROVAZIONE LAMPO DELLA MANOVRA SICCHE' ESSA SIA COMPIUTA ENTRO LA SETTIMANA O L'INIZIO DELLA PROSSIMA.

OCCORRE MEGLIO CONSENTIRE AL GOVERNO DINI DI PORTARE A COMPIMENTO I SUOI IMPEGNI PRIORITARI.

OCCORRE SOPRATTUTTO E CONCLUSIVAMENTE CHE LA VERA, GRANDE RAGIONE DEL GOVERNO SIA AL MEGLIO ASSICURATA: LA RIFORMA DELLE PENSIONI. SE SARA' UNA VERA E SERIA RIFORMA NON POTRA' NON COMPORTARE IMMEDIATAMENTE UNO SCONTRO POLITICO E SOCIALE, CHE - AL CONTRARIO DI QUANTO ACCADDE IN AUTUNNO - VEDREBBE QUESTA VOLTA ISOLATI I CONSERVATORI, I DISASTROSI PREDICATORI DI FALLACI "PACI SOCIALI", I CONSOCIATIVISTI CONSERVATORI DI OGNI BORDO DA ABETE A COFFERATI, DA D'ALEMA AL SISTEMA DI POTERI CHE INCLUDE DALL'USIGRAI AL PARTITO DEI COSIDDETTI GIUDICI, DEL CSM, DELLA CORTE, INSOMMA DEI PROGRESSISTI PSEUDOBOBBIANI.

SPERO CHE LA "GRANDE" STAMPA NON CENSURI O MINIMIZZI ANCORA UNA VOLTA LA LOTTA DEI RIFORMATORI: COME FA - ININTERROTTAMENTE E CON LA SOLA, AVARA E PARZIALE ECCEZIONE DEL "CORRIERE DELLA SERA" - SIN DA QUANDO LOTTAMMO PER IL "CIAMPI SECONDO" AVENDO DALLA NOSTRA LA MAGGIORANZA DEL PARLAMENTO E, CONTRO, I "SERVIZI" E I "PROGRESSISTI"."