di Gerardo BiancoLa Discussione
Settimanale politico-culturale fondato da Alcide De Gasperi
25 febbraio 1995
Caro Pannella,
bel colpo: tutti alla tua corte, da D'Alema a Berlusconi a Fini. Sei al centro del mondo. Bravo Marco! Un plebiscito, come si conviene alla Seconda Repubblica, per la tua elezione a Presidente dei "Riformatori". Mi domando, ma non sarai proprio tu il nostro "salvatore"? Nel caos, in fondo, ti muovi a meraviglia. Più si aggrovigliano i nodi, più sorprendi con le tue trovate.
Diceva Pulcinella: "'mbroglio aiutami" per uscire dalle situazioni difficili. Un espediente astuto finiva sempre per trovarlo e così sopravviveva.
Naturalmente, nessun paragone con la esilarante maschera di Acerra. Lui, purtroppo, doveva penare per mangiare e tu, invece, digiuni per le tue grandi cause.
Lui amava il "dolce far niente" e tu, invece, sei un prodigioso attivismo; uomo, appunto, di mille battaglie, sempre presente là dove c'è un'ipocrisia da smascherare, un tabù da abbattere, un'ingiustizia da sanare.
Pulcinella, dunque, non c'entra, neppure per i suoi continui cambiamenti di umori e di opinioni.
Chi ti accusa di essere mutevole nei tuoi pareri ed amori politici non sa che ti batti per gli stessi ideali. Che fare se alcuni ai quali una volta davi credito non hanno capito, mentre altri, che combattevi, si sono dimostrati, invece, di ben altra fattura?
Fini, per esempio!
Se non ricordo male facesti un gran casino il giorno delle elezioni, nel '94, mobilitando polizia, Palazzo Chigi, e non so chi altro perché un giornale romano aveva collocato il tuo movimento nell'area che comprendeva anche l'Msi; come vedi ti sbagliavi.
Fini è un autentico riformatore, proprio come tu li vuoi. Ha finanche assunto il tuo linguaggio, bollando di "conservatorismo" quelli che sono attaccati alla Costituzione, ai partiti, ai sindacati, alle vecchie tendenze compromissorie, insomma a quel sistema marcio della Prima Repubblica che tu vuoi definitivamente smantellare.
Adesso ci propinerai un'altra sfilza di referendum e gli altri sicuramente li terrai in serbo fino al 2000. L'Italia, così, diventerà la Repubblica del referendum-continuo, laboratorio eccezionale dell'Unione europea della quale sei autorevole parlamentare. A proposito, dovresti anche cominciare a progettare come estendere la formula italiana agli altri Paesi dell'Unione. Suppongo che dopo il '96, se l'unità politica ed istituzionale dell'Europa dovesse diventare effettiva, qualcosa del tuo metodo potrebbe essere esportato anche altrove.
Perché, caro Pannella, fermarsi solo all'Italia? Un riformatore come te, transnazionale, supernazionale, ipermondiale ha il dovere di diffondere ovunque la sua illuminata visione democratica. Potrebbe forse esserci un piccolo ostacolo, che l'Italia in quell'Europa vada solo ad occupare il loggione e che non venga minimamente ascoltata.
Ma dal loggione si può sempre urlare e in quest'arte non c'è nessuno che ti eguagli. C'è, dunque, speranza per le tue cosmiche imprese.
Già, e la fame nel mondo: te ne occupi ancora? Non ti ho sentito per niente sulla Somalia, sul Ruanda, il Burundi, la Sierra Leone. Come mai? Sai che la Unione europea vuole ridurre gli aiuti ai Paesi poveri del Sud del mondo? La Bonino non ti ha detto nulla? Che fai?
A Strasburgo il tuo discepolo, Dell'Alba, mi ha chiesto una firma per la Bosnia; ho aderito, ma tu per la Slovenia condividi le idee del tuo amico riformatore e del forzista Caputo o hai altro da proporre? Che dici?
A me, in verità, queste non paiono più significative, politicamente, di certe mirabolanti ed ecumeniche "uscite".
Ma forse hai altro per la mente.
Preferivo, ti confesso, il Marco do altri tempi e di altre battaglie. Vi scorgevo passione e disinteresse. Ora non so.
Non mi riesce di apprezzare l'alleato di chi, in realtà, con l'alibi dei "postea" vuol cancellare la memoria della nostra storia repubblicana. Di chi, con la scusa di combattere la partitocrazia e la sindacal-crazia, vuol distruggere partiti e sindacati, semmai installandovi i propri Club.
Ma questa sarebbe una ben misera democrazia. A forza di liberare, si crea il deserto e si apre la pista ai plebiscitarismi.
Forse è proprio questo il tuo sogno: Pannella for President. Ma allora entreranno in azione altri tuoi attuali compagni e finirai bastonato, proprio come quello di Acerra.
Cordiali saluti.