Roma 3 marzo 1995

DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA:

"ABBIAMO SOSTENUTO PER LUSTRI IN PIENO PARLAMENTO, NEI TRIBUNALI, CON LA DISOBBEDIENZA CIVILE, CON LA NONVIOLENZA, NON DI RADO PERFINO ANDANDO IN GALERA, CHE LA PARTITOCRAZIA COSTITUISSE SISTEMA DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO, GRAZIE ANCHE ALL'ORDINE GIUDIZIARIO ED ALLA SUA OMERTA' E GIURISPRUDENZA.

NEL MOMENTO QUINDI, IN CUI IL PRESIDENTE DEI GOVERNI DI UNITà NAZIONALE, DELLA CONVERGENZA FEROCE E DISTRUTTIVA FRA PC, DC, PSI, PLI, PRI, PSDI...., VIENE RINVIATO A GIUDIZIO PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA, NON SAREMO CERTO NOI A DIRE A PRIORI CHE SI TRATTA NECESSARIAMENTE DI UN ATTO DI INGIUSTIZIA.

MA SE QUESTO ACCADE PER LUSSURIOSI BACI FRA ANDREOTTI E RIINA, PER COLPIRE SOLO LA PARTE PERDENTE, NON CORLEONESE, NON CIANCIMINIANA DELLA MAFIA PARTITOCRATICA, SE IL PROCURATORE CASELLI HA BISOGNO PER QUESTO DI IGNORARE CON FEROCE DETERMINAZIONE QUELLO CHE PURE HA SOTTO GLI OCCHI E SOTTO IL NASO, CIOE' GLI ATTI UNANIMI DELL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA CON LE MIGLIAIA DI MILIARDI ATTRIBUITISI AD OGNI FINE DELLA LOCALE LEGISLATURA E SPARTITI CON FINANZIAMENTI A PIOGGIA A ROSSI, BIANCHI E NERI; SE NON GLI DICE NULLA L'INERZIA DI TUTTI COSTORO PER NON DISCUTERE IN PARLAMENTO, PER LUSTRI, DELLE RELAZIONI DELLE ANTIMAFIA; SE PER QUESTO E' NECESSARIO MOBILITARE STATO E PENTITI PER PROVARE CHE UNA VOLTA ANDREOTTI VIDE I SALVO, SENZA PROCEDERE AD UNA INDAGINE CONOSCITIVA SU QUALI E QUANTI PADRI DELLA PATRIA E ILLUSTRI PROGRESSISTI LI FREQUENTARONO CON RISCONTRI POLITICI E PARLAMENTARI FACILMENTE COMPROVABILI, ALLORA, NOI RIBADIAMO CHE OCCORRE ESSERE CONTRO "VINCENTI" E "PERDENTI", CIANCIMINIANI E LIMINIANI E ASSOC

IATI TUTTI DELLE ARS E DEI COMUNI."