REAZIONI E COMMENTI ALLA DICHIARAZIONE CONGIUNTA
ITALO-SLOVENA
(Il Piccolo - 7.3.95)
"Il nuovo atteggiamento del ministro degli Esteri italiano
verso l'avvio del negoziato per l'associazione della
Slovenia all'Ue, recepisce con colpevole ritardo rispetto al
resto d'Europa il principio fondamentale nella costruzione
comunitaria degli ultimi 40 anni, ovvero quello di non
anteporre mai i negoziati bilaterali a quelli comunitari".
PAOLO GHERSINA, consigliere regionale dei Verdi, plaude
all'accelerazione del processo di integrazione voluto dal
ministro Agnelli, che rimuove "un handicap grave e pesante
allo sviluppo e alla vocazione di crocevia economico e
culturale, che Trieste e la regione hanno scontato per
decenni". Per Ghersina sarebbe miope, da parte dei deputati
Vascon, Menia e Niccolini, puntare su uno "scandalo
inesistente per essere rieletti", perchè "ormai - afferma -
la gente sa che conviene oggettivamente più a noi che alla
stessa Slovenia eliminare il confine extracomunitario".
Sulla stessa linea il consigliere regionale della Lega Nord,
ANNA PICCIONI, secondo cui, dopo il via libera al negoziato,
"gli interessi delle associazioni degli esuli saranno ancora
più tutelate, in quanto Bruxelles ha il compito di
verificare la volontà della Slovenia di adeguarsi alle
regole comunitarie". Per STELIO SPADARO, segretario
provinciale del Pds, è importante che Trieste si attrezzi
con intelligenza alla nuova fase, secondo quell'unità
espressa da illustri concittadini di tradizioni diverse,
come Manlio Cecovini, Fulvio Tomizza, Claudio Magris. "Ha
fatto bene Illy - osserva Spadaro - a cercare di coinvolgere
in un atteggiamento di responsabilità anche esponenti di
alcuni settori della destra triestina. Esponenti che -
prosegue - purtroppo ancora una volta si sono dimostrati
inaffidabili, perchè un giorno chiedono al governo garanzie
e il giorno dopo si accordano per chiedere le dimissioni del
ministro 'traditore', dietro i gagliardetti di una Alleanza
Nazionale qui più che mai vecchio Msi. E' la vecchia destra
autolesionista - conclude Spadaro - che vuol dividere
ancora, mentre Trieste ha bisogno di unità e fiducia nelle
sue capacità di essere capitale di una Europa del nord-est".
"Per parte nostra non possiamo che dichiararci soddisfatti -
aggiunge PAOLO VAGLIASINDI presidente del club Pannella -
certi che i frutti di questo gesto saranno superiori al
nulla, se non l'isolamento in sede europea che abbiamo
ottenuto dalla disastrosa linea di politica estera
antieuropeista e antifederalista che ci ha offerto il duo
Martino-Caputo". Vagliasindi, inoltre, ritiene che vi sia
uno stretto collegamento fra il dossier dei rapporti
Italia-Slovenia e quello del progetto off-shore, che ora può
avere concrete possibilità di successo.
ROBERTO TREU, presidente del comitato sindacale
interregionale fra Slovenia e Friuli-Venezia Giulia, auspica
inoltre che si proceda speditamente sul fronte degli aspetti
economico-sociali e di tutela delle minoranze, ricordando
che il Comitato sindacale è stato appunto costituito per
affrontare in uno spirito di cooperazione i problemi degli
addetti ai servizi di frontiera e dei frontalieri.
Sul fronte opposto, MANLIO COLLAVINI, deputato di Forza
Italia, interroga il ministro Agnelli e il presidente Dini
sulle garanzie fornite dalla Slovenia che giustifichino una
tale apertura di credito in suo favore.