Ieri, 6 marzo, si e' tenuta, presso il Caffe' Notegen di Roma, l'Assemblea costitutiva del Club "Informazione e Giustizia per la Riforma Liberale 1".Erano presenti alcuni personaggi "storici" del Movimento: Onofri, Bernaudo, Scarselli, Passariello......
Grazie ai loro brillanti interventi, e a quelli degli altri amici , ḷa riunione e' stata vivace e stimolante.
Si e' iniziato con la discussione generale. Dopo l'introduzione di Onofri e Bernaudo, i promotori, proposte e dubbi sul futuro del Movimento, sulla politica delle alleanze e, soprattutto, sul perche' essere li', quella sera, a fondare un Club Pannella.
Ottimi motivi, qualche perplessita', in particolare per una supposta antistoricita' della struttura di Club.
Per quanto mi riguarda ho un sogno: che nel nostro Paese prevalgano i valori liberali, liberisti e libertari propri del Movimento (che li ha ereditati dal Partito Radicale).
Che il potere legislativo, quello esecutivo, quello giudiziario, i Partiti, abbiano come primo riferimento l'individuo, con i suoi diritti e i suoi doveri, e non la propria "etnia".
Che, insomma, l'Italia divenga davvero una Democrazia liberale, ove lo Stato rimanga "in secondo piano" rispetto alla persona.
Affiche' questo sogno si realizzi e' necessario che i veri liberali lavorino all'interno delle istituzioni: nel Parlamento, nel Governo, nelle Aule di Giustizia.
Credo che i Parlamentari Riformatori siano la"punta di diamante" dell'offensiva liberale. Non possono farcela, pero', da soli.
Mi sta stretto, lo confesso, il partitino del 3,5 % (che, se arrivasse al 4......).
Credo che la Politica sia davvero cambiata, come davvero sta cambiando la gente: bisogna cercare alleati, perche' l'importante e' vincere.
Certo, ci sentiamo spesso orgogliosi di lottare da soli, fieri della nostra "specificita'", dei Referendum, dei digiuni.
Valori speciali, davvero. Ma perche' non affiancare all'essere "radicali" una solida politica di alleanze, che ci consenta di diffondere le idee liberali, liberiste e libertarie, di allargare lo schieramento riformatore, e di portarlo alla vittoria?
Io voglio (!) Vito, Taradash, Calderisi, Pannella, Scoppelliti, Stanzani e cento altri amici (a proposito, potremmo fare a meno di chiamarci compagni???) in Parlamento, al Governo, alla Presidenza del Consiglio e della Repubblica, anche a costo di doverci contaminare con "quelli" di FI e AN (che, come dice il Capo, almeno ci stanno, qualche volta, a sentire).
Perche' in Parlamento o al Governo possono fare di piu' che fuori dal Parlamento e fuori dal Governo (grazie, Catalano).
Percio' ben venga anche il Club, dove si parla di politica, si prendono iniziative, si fanno proposte: per contribuire a fare la nostra "rivoluzione": non violenta, e, per questo, un milione di volte piu' efficace.
Percio' auspico che in ogni competizione elottorale ove viga il sistema maggioritario i Riformatori trovino ottimi argomenti per superare la tentazione di presentare liste autonome.
Per finire, grazie e complimenti agli organizzatori e agli intervenuti della serata al Notegen. Al neo-Presidente Bernaudo, che considero un amico, anche se abbiamo scambiato solo qualche parola (alle volte basta poco...), al Tesoriere Onofri, noto e notevole personaggio, agli altri intervenuti, simpatici e davvero "liberali" (che boccata di ossigeno, dopo la convivenza forzata con "milioni" di cosiddetti Progressisti, che non tollerano neppure se stessi).