" L'ATTEGIAMENTO DEI RIFORMATORI SULLA MANOVRA FINANZIARIA DEPENDERA' DALLE DECISIONI CHE IL GOVERNO ADOTTERA' SULLA RIFORMA PENSIONISTICA". IL DEPUTATO RIFORMATORE DI FORZA ITALIA PAOLO VIGEVANO RIASSUME COSI'-IN UN'INTERVISTA A RADIO RADICALE-IL SENSO DELL'EMENDAMENTO ALLA MONOVRA FINANZIARIA DA LUI PROPOSTO E BOCCIATO IERI NOTTE DALLA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA.

"IL NOSTRO EMENDAMENTO-HA DETTO VIGEVANO-PROPONEVA CHE FOSSE IL 10 APRILE, E NON IL 30 GIUGNO, LA DATA ENTRO LA QUALE VARARE LA RIFORMA PENSIONISTICA; IERI SERA IN COMMISSIONE IL MINISTRO FANTOZZI AVEVA CHIESTO DI LASCIARE AL GOVERNO IL TEMPO DI RIFLETTERE SULLA QUESTIONE DA NOI POSTA.

MA L'ATTUALE MAGGIORANZA, ED IN PARTICOLARE IL PDS, HANNO SUBITO SOLLECITATO UN PARERE NEGATIVO. L'EMENDAMENTO DUNQUE E' STATO RESPINTO."

VIGEVANO HA QUINDI RIBADITO, CHE " E'NECESSARIA UNA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' DA PARTE DI DINI": PER QUESTO PROPORREMO "UN NUOVO EMENDAMENTO CHE MANTENGA LA DATA DA NOI PROPOSTA PER L'ADOZIONE DELLA RIFORMA PENSIONISTICA, E CONFERMI TUTTAVIA IL BLOCCO DELLE PENSIONI FINO AL 30 GIUGNO, PUNTO IRRINUNCIABILE PER IL GOVERNO."