Agli Onorevoli Silvio Berlusconi Alfredo Biondi Peppino Calderisi Pierferdinando Casini Gianfranco Fini Tiziana Maiolo Alessandro Meluzzi Tiziana Parenti Vittorio Sgarbi Lorenzo Strieklivers Marco Taradash Roberto Tortoli Elio Vito
Al Presidente del Movimento dei Club Pannella Marco Pannella
Al Direttore de L'Informazione Dr. Mario Pendinelli
Al Direttore de Il Giornale Dr. Vittorio Feltri
Al Dr. Nicola Matteucci c/o Il Giornale Spianate, 17/03/1995 Oggetto: Riforma Istituzionale ed Assemblea Costituente Visti gli ultimi sviluppi politici, l'aggravarsi del clima politico, lo scippo sistematico delle legittime attese dei cittadini, sono a rivolgerVi un sommesso appello affinché a me, semplice elettore, siano restituiti diritti politici che, almeno formalmente, la nostra Carta Costituzionale dovrebbe assicurarmi.
Non potendo contare su di alcun organo di garanzia, non potendo riporre alcuna fiducia in chi dovrebbe essere arbitro e non capo partito, io, cittadino esautorato, non posso che rivolgere un APPELLO a chi, oggi, sembra rappresentare la sola ed unica forza politica con un preciso disegno di rinnovamento.
La necessità di una nuova Assemblea Costituente per il ripristino delle logiche e delle garanzie democratiche non è un orpello, un paravento, è una precisa esigenza che sorge dal Paese.
I cittadini italiani non sono più disposti ad accettare che, sopra la propria testa, vengano compiuti stravolgimenti istituzionali, elettorali e politici.
Nessuno, oggi, comprenderebbe una politica di svendita del patrimonio democratico che il Polo ha saputo esprimere.
Per questo vi prego, vi scongiuro, vi invito a rilanciare con forza, vigore e convinzione, la proposta politica di una nuova Assemblea Costituente.
Vi prego, vi scongiuro e vi invito a lanciare una grande, massiccia e poderosa raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare che, modificando l'art. 138 della Costituzione, consenta la convocazione di questo insostituibile strumento di riforma.
Seppelliamo il vecchio sistema partitocratico e compromissorio sotto milioni di firme!
Il Polo, oggi, può, anzi deve farlo, se vuole che veramente la democrazia sopravviva in Italia, se veramente crede in ciò che dice, nella riforma delle istituzioni in senso compiutamente democratico, liberale e libertario.
Spero che nessuno ceda alla tentazione di facili scorciatoie, compromessi, scambi di favori sullo stile do un referendum a te per uno a me; i cittadini non capirebbe e punirebbero chiunque pensi di proporre le vecchie manovre, proprie dei dorotei ieri e di Buttiglione oggi.
Riccardo Gandolfi