Credo che il Polo farebbe bene a chiarire quelle che potevano essere le linee guida alternative alla manovricchia deficiente approvata dalla maggioranza progressista.

Questo è il compito dell'opposizione.

E allora, perché non dire che per prima cosa devono essere approvate le norme relative ai fondi pensione, ai fondi immobiliari, ai fondi mobialiari chiusi, questo per consentire l'immissione di capitali tali da agevolare le privatizzazin dato che senza questi strumenti finanziari ogni privatizzazione, di fatto, si tradurrebbe in generosi omaggi a Cuccia e compagnai contando?

Perché non puntare decisamente sull'bolizione delle Provincie già dal 1 gennaio del 1996, mettendo in mobilità i dipendenti, bloccando le assunzioni nel pubblico impiego in modo tale da riutilizzare chi lavora in questi enti superinutili?

Perché non sollecitare l'approvazione di una riforma fiscale che elimini ogni differenziale d'imposta, in modo da ridurre le occasioni di elusione, eliminando anacronistici privilegi come quelli degli agricoltori, delle cooperative di maggiori dimensioni, dei tanti circoli pseudoculturali che, di fatto, fanno consorrenza sleale agli altri imprenditori, dato che sono esentati da tasse?

Perché non chiarire i veri conti dell'INPS, quanto costano i Patronati, pagati per svolgere funzioni che dovrebbero essere propri di questo Istituto ma che, di fatto, vengono delegati ai patronati con raddoppio di spesa per l'erario?

Purtroppo il Polo si è perso solo dietro allo slogan Elezioni, Elezioni;

klegittimamente, ma se proponesse anche delle misure alternative concrete forse potrebbe far capire meglio agli italiani qual'è la posta in gioco.

Riccardo Gandolfi