Roma, 20 marzo 1995Dichiarazione di Marco Pannella
E' evidente a tutti, tranne che alla nuova consociazione dei bari e dei calabraghe, che una strada maestra per avere le elezioni a giugno e' quella di evitare la rapina dei referendum residui dalla rapina della Suprema Corte della mafiosita' di regime. E' infatti chiaro che sul sindacato e sul sistema televisivo se si vota si stravince perche', come fu dimostrato dal referendum sulla contingenza, il popolo italiano e' molto meno coglione di coloro che pretendono di rappresentarne gli interessi progressisti. Se si spiega che i referendum televisivi della Corte Costituzionale non propongono una scelta fra film con spot e senza spot, ma fra film nel sistema televisivo privato (settecento concessionari) e non film. Se si spiega che si vuole il ritorno al monopolio partitocratico dell'Usigrai e compagni, avremo un risultato anche maggiore di quello sulla contingenza e di quello sul finanziamento pubblico dei partiti di due anni fa. Allora c'e' da chiedersi il perche' di questo festival ennesimo di vecchi tenta
tivi di furto che si tenta da parte di ladri anche nuovi. C'e' un precedente: nel 1972 i progressisti e i laici preferirono perdere le elezioni piuttosto che vincere i referndum. Ne nacque il governo Andreotti - Malagodi per piu' ragioni oggi improponibile A questo punto il terzo Polo politico ed elettorale non puo' piu' essere evitato e dalle prossime ore cominceremo a depositare ovunque le nostre listre di alternativa alla furbizia ed alla codardia, vizi ultratrentennali di sistema che oggi sembrano voler tornare a trionfare facendo al Paese i migliori auguri per rovesciare i vecchi tavoli tirati fuori dalle soffitte con nomi che cambiano - Confalonieri, D'Alema - ma con gli stessi metodi e con gli stessi obiettivi