Roma, 22 marzo 1995UN DECRETO CHE SOPPRIME I DIRITTI POLITICI, ELETTORALI E COSTITUZIONALI DEI CITTADINI, UN DECRETO DA REGIME FASCISTA O COMUNISTA, COMUNQUE TOTALITARIO.
IL GOVERNO CORREGGA IMMEDIATAMENTE GLI ASPETTI PIU'' ILLIBERALI CON UN NUOVO DECRETO-LEGGE.
Dichiarazione di Peppino Calderisi, deputato Riformatore-Forza Italia
Quando con un decreto legge si arriva a vietare la possibilità di pubblicare a pagamento su un qualsiasi giornale l'annuncio di un comizio, quando per far sapere che un leader di partito o un semplice candidato parlerà in un certa piazza si potranno usare soltanto le trombe e i manifesti come negli anni '50, si può e si deve parlare di decreto che sopprime i diritti politici, elettorali e costituzionali dei cittadini. Si può e si deve parlare di decreto da regime fascista o comunista, comunque totalitario.
Se questo decreto nelle sue parti più illiberali non verrà immediatamente modificato con un altro decreto legge occorrerà ricorrere a tutti i possibili strumenti democratici, parlamentari e di disobbedienza civile.
Politicamente siamo di fronte al tentativo grottesco dei cosiddetti progressisti di imporre un'unico modello di partito, quello d'apparato burocratico di massa, fermando e anzi portando indietro la storia di cinquant'anni.
Questo decreto è la più evidente dimostrazione del tipo di regime autoritario che i progressisti sarebbero capaci di imporre al Paese se andassero al governo.