Come avrebbe detto Ferrini.
Marco Pannella ci ha dato le bacchettate sulle dita, direttamente da Radio radicale, perche' a Lucca non saremmo abastanza umili, quindi presuntuosi, tanto da boicottare, quasi, la raccolta delle firme perché non d'accordo con la linea decisa dal movimento di presentare liste autonome in tutte el regioni.
Non credo, anche questa volta, di meritarci queste bacchettate: che noi non si sia degli yes-man è vero, d'altra parte siamo o non siamo maledetti toscani? bastian contrari etc. etc.?
La nostra motivazione e' basata sulla conoscenza di dati di fatto oggettivi ed incontrovertibli: la Toscana e' sotto il dominio incontrastato della sinistra piu' burocratizzata, verticistica e, ahime', inetta che esista in Italia, la sola speranza per sconfiggerla era presentare il polo unito, tanto piu' che proprio in Toscana il Polo e' decisamente riformatore.
Fossimo stati in Lombardia, sarei stato disposto a tutto pur di contrappormi ai due candidati democristiani che i due poli hanno issato come loro bandiera; ma in Toscana la situzione meritava altra considerazione.
Comunque, come Garibaldi, del quale per tanti aspetti ritengo di aspirare ad una sorta di continuità morale, etica e politica, dico: 'Obbedisco', e come me altri del Club, pur tenendo conto che diversi iscritti sono, al tempo stesso, iscritti a FI o al CCD, quindi poco propensi ad aiutare noi iuttosto che i loro candidati di bandiera: a questo portano le divisioni e questa legge elettorale veramente illogica, illiberale ed ai limiti dell'incomprensibilità più reazionaria!
Obbedendo, abbiamo raccolto circa 400 firme, ad oggi, speriamo di farcela domani; al tempo stesso abbiamo presentato due liste autonome in due comuni della Provincia: Barga e Capannori, mettendo in lista tutti coloro che erano disponibili ovviamente all'inetrno del Club.
Obbedendo ci prepariamo alla campagna elettorale nel modo migliore e, possibilmente, piu' economico, sperando di poter realizzare un effettivo coordinamente con gli altri club toscani.
Siamo in ballo, dobbiamo ballare; questo non lo facciamo certo perché Pannella ci ha sgridato e ci ha richiamati all'umiltà (per me e' quesi un refrain da quando frequentavo le medie, quindi sono abituato!), quanto perché siamo convintissimi della encessità di rivendicare un nostro ruolo autonomo, l'unica cosa sulla quala siamo tuttora in disaccordo, e per la quale ci adeguiamo non capendo, e' la decisione di presentarsi da soli nel maggioritario, anziché sostenere, collegandoci, la candidatura di del Debbio.
Questo si ci ha creato problemi ed anche qualche dissidio interno; i più decisi, continuano pur nn condividendo, qualcun altro -pochi, ma comunque in maniera dolorosa- hanno deciso di comportarsi diversamente.
Per questo io, il Presidente del Club, gli altri del direttivo, avremmo preferito una soluzione diversa.
Non mancanza di umiltà, ma conoscenza della peculiarità territoriale e politica; peculiarità che porta o portava, non so) il movimento ad esere fattore trainante soprattutto nei confronti di una Forza Italia disponibile ad una collaborazioen, sicuramente molto piu' di quanto lo sia la dirigenza milanese-romana.
Tutto qui; comunque, chi vivra' vedrà; per ora speriamo di riuscire a completare l'opera, poi a portare a casa più voti possibili.
Dopo vedremo.
Riccardo Gandolfi