Domani depositerà in Cassazione 15 nuove richieste di referndum
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(Intervista tratta da "Il Gazzettino" - 4.4.95 - pag. 3)
D. Marco Pannella, perchè alle elezioni non vi presentate nel Polo?
<< Ho l'allergia ai "Poli" da quando l'Italia ne è stata funestata,
dal 1948 almeno. Voglio, all'americana, come la gente, due - o, al
massimo - tre partiti, di quel tipo lì, non del nostro.
Naturalmente, al di là dai termini, il Polo della Libertà di
Berlusconi, costituisce - nella situazione di oggi - l'alleato che
volgiamo, che tentiamo di avere. In realtà, dietro le ammucchiate
dette "Polo", v'è la realtà di un vero e proprio Partito, soprattutto
produttori di ghiande e di olive. Come per noi, che siamo e ci
proponiamo come Partito all'americana, i soli in tutta Italia.>>
D. Partito all'americana?
<< E' quello per cui lotto, e - unici, i cittadini se ne rendano
finalmente conto - ci siamo organizzati come nuovo Partito Riformatore
e abbiamo presentato liste indipendenti in tutta Italia. Il test di
Padova, quindi, è per noi importantissimo.>>
D. Perchè si fa sempre più aspra la vostra polemica contro la
sinistra?
<< E' sempre più evidente a tutti - penso - che il "polo" di sinistra
è diretto da burocrati sostanzialmente conservatori. Di politica non
c'è che il tentativo di far fuori Berlusconi. Bell'ideale
rivoluzionario e "occidentale", socialdemocratico e "progressista!">>
D. Intanto, la battaglia referendaria appare molto incerta...
<< Tutt'altro. Domani, o dopodomani, ci recheremo in Corte di
Cassazione a depositare quindici nuove richieste di referendum: sulle
leggi elettorali, in primo luogo. E anche per rendere più seria e
praticabile onestamente la legge sull'aborto, estendendo anche alla
sanità privata la possibilità di praticare l'interruzione volontaria
della gravidanza, e rendendo al medico ed alla donna le responsabilità
che appartengono all'uno ed all'altra>>.
D. Preferite votare a giugno e aggiornare ad altra data i referendum,
o fare il contrario?
<< Egoisticamente, preferiamo i referendum (che slitterebbero, con un
apposita leggina, semplicemente all'autunno). Ma nell'interesse
generale del Paese è necessario - come i cittadini ben sanno - votare
al più presto, per farla finita con questa incertezza che massacra
l'immagine del paese e il mercato finanziario>>.
D. Da dove deriva l'avversione alla par condicio?
<< Perchè ispirata dalla cultura piagnona, intollerante, illiberale,
due volte clericale della "sinistra". Mai come oggi le elezioni sono
state rese estranee alla conoscenza della gente, al dibattito
democratico. Di questo, soprattutto di questo parlerò nell'apertura
della nostra campagna elettorale in Italia che farò stasera, alle 18,
a Padova>>.
D. Ma una qualche regola, in un regime tanto sregolato, ci voleva. O
no?
<< La parità di condizioni di informazione e di lotta democratica
serve e gioca a chi propone "politica", dibattito, obiettivi chiari.
Ed è temuta come la peste da chi è espressione di una politica "di
potere", che fida nel parastato partitocratico per convogliare e
convocare gli elettori. Noi abbiamo dedicato alla "par condicio" (non
a questa!) la nostra vita>>.
--- MMMR v3.60unr