A nome della mia associazione professionale avevo chiesto, già da diverso tempo, di poter conoscere il contenuto dei referendum che il Moviemtno pannela intende proporre. Speravo, infatti, assieme ai miei colleghi, di poter così scavalcare la semi-censura operata dalla stampa nei confronti di questo tema, con particolare riguardo alle dicerie su di un progetto di abolizione degli ordini professionali.

Progetto sul quale "noi" ci saremmo trovati, sia pure a certe condizioni, ampiamente d'accordo con i radicali.

Ho elemosinato informazioni, ottenendo in cambio assoluto silenzio.

In compenso, sono stato bombardato di "messaggi" pannelliani che sembrano tutti incentrati alla riscoperta dell'elemento "socialista" del movimento.

Debbo dire, che trovo la cosa grottesca. Non solo si butta via una occasione per trovare consenso da parte di una categoria professionale, alla quale il "maledetto" Ordine va strettissimo (in effetti è solo una camicia di forza, che serve ai politicanti di categoria come hobby). Dico non solo, perchè invece delle informazioni, anzi del tappeto rosso che mi aspettavo venisse srotolato pur di conquistare alleati "on the other side of the hill", il Movimento si è alacramente messo a lavorare alla riesumazione del "cadavere" più puzzolente del 20 secolo: il "socialismo".

Ancora una volta mi devo dare ragione: i peggiori colpevoli della disinformazione sui radicali sono i radicali stessi, primo fra tutti Marco Panella. Lo scrissi su Agorà 6 anni or sono, e non ho mai dovuto ricredermi in merito.

Mi dispiace molto, davvero.