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Conferenza Movimento club Pannella
Gandolfi Riccardo - 23 aprile 1995
PAURA+RABBIA=DISPERAZIONE

Ho voluto trasmettere il testo precedente anche se, apparentemenet, appare in contrddizione con quello che scriverò ora, proprio per testimoniare il mio profondo malessere, la contraddizione che mi trovo a vivere, insieme a tanti altri, il senso di imptenza che ci attanaglia.

Mentre percorrevo a piedi la strada che separa la mia abitazione dal seggio elettorale del piccolo paese dove vivo, andvo meditando sulla mia ultima decisione, quella di votare per la Lista Pannella sia al proporzionale che al maggioritario.

Mi confortavano, in questo cambio di opinione, due cose:

una che alcune persone, in Toscana, mi avevano detto che avrebbero votare per il movimento ed anche per Donvito, non tanto perché fosse piaciuto nei confronti televisivi, quanto percé non era piaciuto per niente Del Debbio.

Tant'é che, ahinoi, avevano affermato che, se non avevssero ben conosciuto il passato del PDS e di Chiti, che ne é il profeta toscanao, lo avrebbero votato, perché televisivamente più concreto.

Il ché, per chi ha visto qualche volta Chiti in televisione....è tutto dire!

L'altra che, parlando con alcune persone di Milano che mi chiedevano consiglio, avevano accettato con entusiasmo l'idea di voatre Marco Pannella, dato che, ex-elettrici del PSI, elettrici di FI alle ultime elezioni olitiche, trovavano inaccettabile votare per Formigoni.

Certo, io, convinto sostenitore del maggioritario, forse avrei dovuto pensare in termini di 'Utile', ma, purtroppo, al maggioritario italico manca un'appendice importante, la definizione di metodi non verticistici di scelta dei candidati, sia nelle circoscrizioni che, a maggior ragione, per cariche istituzionali, siano il sindaco il Presidente della provincia o della Regione.

Come rimandai il mio certificato elettorale rifiudandomi di scegliere fra un Panati ed un magistrato rosso, proprio per una impostazione laica e democratica del voto che mi impone di scegliere e di votare PER e non Contro, senza accontentarmi di niente di meno di ciò che pretendo essere giusto, così ritenevo giusto sostenere fino in fondo una posizione autonoma, anche se a questa mi ero opposto con forza e convinzione.

Ma, c'é sempre un ma!

Capisco che sia difficle capire quello che diro, date le premesse, per tutti coloro che non abitano in Toscana.

Eppure, quello che segue, è pura e semplice verità!

Aperta la scheda, quello che mi ha colisco, ai limiti dello sgomento, è stata la facciata a desta, interamente coperta di simboli, dal PDS alla Lega, dai Verdi ai Laburisti, dai repubblicani ai (cosiddetti) democratici.

Accanto a questo Listone, un solo nome: Vannino Chiti, un solo simbolo, Progressist.

Per un attimo ho temuto di aver sbagliato di aver capito male le Istruzioni per l'uso.

Ho superato il primo momento di sbigottimento, ho guardato a sinistra, in alto ho visto il primo simbolo quello della lista pannella, poi il trio a sostegno di del Debbio.

Allora ho realizzzato che non mi ero sbagliato.

Hotracciato il segno sul simbolo dei riformatori, ho scritto il nome di Bulckaen, poi, mentre stavo per tracciare il segno sul nome di Donvito, l'angoscia montante mi ha fatto cadere l'occhio, ancora una volta, sul Listone, ed allora, quasi meccanicamente, abbandonando ogni riflesso e barlume di intelligenza razinale, ho lasciato che il terrore, vivo e puro, rendesse il sopravvento.

Io non so sedel Debbio sia meglio o peggio, se il centrodestra sia meglio del centrosinistra, una cosa ho avuto chiaro:

se vi è una sola possibilità che la Toscana non sia dominata in maniera incontrastata e feroce da questa soffocante massa burocratica e burocratizzante che dava lì bella mostra di sé, dovevo sfruttarla.

Per paura e disperazione ho votato, allora, del debbio.

Credetemi, vedere un'intera pagina di simboli uno più demenziale dell'altro, tutti uniti sotto l'egida del PDS e la benedizione di Chiti.... è troppo, veramente troppo per chiunque si ritenga cittadino e non suddio sciocco!

Non so chi vincerà, certo so chi ha perso:

la democrazia e il senso laico dello stato, il voto PER, mentre ha vinto il voto Contro.

Finita questa parentesi, al lavoro per una nuova Costituzione, è la sola ancora di salvezza!

Riccardo Gandolfi

23/4/1995 ore 14,50

 
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