Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 19 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Pezzilli Dora - 24 aprile 1995
lETTERA APERTA A rITA bERNARDINi
Cara Rita, se mi sono decisa a scriverti apertamente e' perche' dopo aver compreso chiaramente quale sia stato il prezzo che ho dovuto pagare e che impunemente danti all'indifferenza generale sono ancora costretta a sopportare per mantenere il piu' possibile integra non solo la mia identita' politica di radicale, bensi' la mia facolta' di ragionare e' forse perche' come sempre non posso arrendermi ad una persecuzione che dura ormai dall'89. Sai bene che in quell'anno sulla base di una sofferta decisioni rivolsi la sfida nei confronti di qualunque sinistra piu' o meno riformatrice, piu' o meno socialmente utile se non a subire la violenza perpetrata al Paese attraverso una legge ignobile come la legge Balzamo, altrimenti detta 194, sull'aborto, giurando a me stessa che mai e poi mai avrei potuto accettare una simile deformazione della mia immagine di nonviolenta e radicale che voleva farmi credere comodamente "assettata" nelle poltrone del potere, quando in realta' avevo dovuto supere, sebbene con onore per l

a mia profession e l'ingiuria della diffamazione personale e politica che alternativamente mi volevano complice delle sinistre trinariciute di questo paese.Sai altrettanto bene che in ragione della mia esperienza di scienziato credente nella sperimentazione dei fatti e non sulle persone quanto insistentemente a chiunque proposi un nuovo referendum sull'aborto, quanto proposi a Michele Boselli un referendum depenalizzatore su tutte le droghe, quanto nascondendo a chiunque attraverso la falsificazione del potwere si sia voluta nascondere la mia identita' personale.Quanto da allora ho dovuto soffrire per non accettare il ricatto ignobile al punto di essere ridotta a fame psicologica e fisica quanto intellettuale nella completa persecuzione della solitudine, i vari pr abb pretendenti a decidere piu' o meno violentemente, se non quasi sempre della mia identita' al punto che a volte anch'io ho temuto di perdere la ragione. Oggi sono costretta a pretendere da te, sopratutto da te, che nella riunione inesistente

del partito radicale inesistente , hai ascoltando tacendo convenientemente le mie parole, di non impedirmi di raccogliere firme, ovvero a non costringermi a rifutare un aiuto che non posso, anzi non devo accettare.Perche' ti dico cio' lo sai bene, in quanto chi pretende di farsi riconoscere, magari sfruttando la mia immagine, nuovamente a proprio favore sopno le medesime persone che finora mi hanno ci hanno fatto del male, chi mi nega tutt'oggi quella identita' per sola arroganza personale, per solo desiderio di potere.Queste persone sono coloro che da sempre impediscono la nascita proficua di una lista Pannella che ci possa rappresentare sopratutto a partire dalla individuale crescita e identita' personale.I loro nomi forse non possono, anzi come sempre spero nodicano niente di politico, poiche' evidentemente la non-crescita della Lista Pannella, niente di politico se non la persecuzione puo' dimostrare, ma tant'e' che que nomi vanno detti da me chiaramente, come scelta non di esclusione, bensi' di qualific

azione di differenze nelle quali non mi posso non voglio potermi riconoscere. Mario Puiatti, Jhon Fischetti. Uguale.Partito Progressista di Pordenone.Se a questo aggiungi Michele Boselli non c'e' niente di male, e' solo tutt'al piu' un problema di cifre spese a dar vita ad un progetto per il quale da anni soffro anche la fame e che politicamente da qualche buffone non viene giudicato politicamente consistente, anzi forse addirittura infastidente.Bene Rita, io in questo progetto non ci posso stare e non ci potro' mai stare, quindi se tu sei per designazione la responsabile della Lista Pannella a Roma, forse ora conviene anche a te prendere posizione.Puoi venire a Pordenone a raccogliere firme con me, oppure le puoi raccogliere con la mia opposizione.Naturalmente la mia carriera vent'ennale di Presidente dell'́Aied che ancora, non mi si vuole riconosce re, non vi potro' piu' permettere di strumentalizzare non consentiro' a chiunque di passare sulla pelle mia e di tanta gente che si sono fidati non certo del bu

rocrate dipendente dalle partitocrazie, bensi' delle mie mani della mia mente del mio amore.Io sono piu' che disponibile a raccogliere firme, non con loro, non con loro, mai e poi mai.Questo dovrai decidere, indipendentemente da "chiunque" raccolga le firme, lrubare l'identita' personale come finora mi e' toccato sopportare non rende dignita' storica a nessuno e credo che Marco Pannella non lo possa condividere.Compiere questa operazione di restituzione morale e' semplice, indietro da Orvieto, non potete certo tornare, sono pero' disponibile come sempre a perdonare.Agite politicamente nei miei confronti e nei confronti di chi si ostina a diffamarmi con sentenze false ingiuste chiarite finalmente alla stampa locale e nazionale la mia storia politica ed individuale e finalmente potremo fare pace. Oltre a cio', come disse Garibaldi a Parigi, cio che di me resta disponete.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail