Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 19 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Grippo Antonio - 24 aprile 1995
Cara Gabriella,
ieri ho passato la mattina a litigare con me stesso, per capire quello che dovevo fare sul maggioritario (sul proporzionale, ovviamente, nessun dubbio).

Un voto a Mastrantoni, eccellente personaggio, del quale condivido pensieri, parole ed opere. Che pero' non aveva alcuna possibilita'. Una scelta di bandiera, "simbolica", intesa come segnale.

Oppure un voto a Michelini. Ex democristiano, dalla storia politica non esaltante, sulle cui attitudini liberali e libertarie e' lecito esprimere più' di un dubbio.

Per la prima volta ho scelto in cabina. Michelini e, ti assicuro, mi e' costato molto.

Ma un si a Mastrantoni poteva trasformarsi, all'atto pratico, in un si a Badaloni (mentre scrivo pare che cosi' sia stato).

E Badaloni, mamma mia..... . L'hai visto in TV? Una nullita' totale, piazzata li' dalla sinistra, per contrapporre mezzo busto ad ex mezzo busto, DC ad ex DC. Della sua storia politica non si puo' neanche parlar male, perche' non ce l'ha.

Al di la' di questo, dietro a Badaloni c'erano le forze politiche che considero più' distanti dalle istanze liberali, liberiste e libertarie proprie del nostro Movimento.

Dietro a Michelini c'erano pure partiti lontani da noi, che ci hanno deluso, che, talvolta, ci infastidiscono quanto gli "altri". Nei quali, pero', Forza Italia in particolare, ritengo esista spazio per le nostre idee e, almeno in parte, per i nostri obiettivi.

Insomma, ho rinunciato al migliore per evitare il peggiore.

Non parlo di "voto utile", o di "dura legge del maggioritario". Semplicemente si trattava, per la Presidenza della Regione Lazio, di optare fra equidistanza dai due unici possibili vincitori e partecipazione effettiva alla scelta del Presidente.

Ho deciso di partecipare e, pare, ho perso. Pazienza.

Resta pero' aperto il problema. Prendo atto che la grande maggioranza degli amici si trova più' a suo agio cosi', fuori e contro il Polo, coll'1,5% dei consensi.

Attenzione, non che un modesto risultato elettorale mi spaventi. Anzi, e' stato e puo' ancora essere motivo di orgoglio. D'altra parte in vita mia ho sempre votato partitini.

Pero' il Paese e cambiato, la politica e' cambiata, e sta cambiando. Molti lavorano affinche' tutto torni come prima, al consociativismo, alle non scelte.

Anche nel Polo. Dove pero' un qualche spazio, ripeto, per le idee liberali, liberiste e libertarie c'e', e Berlusconi lo ha dimostrato, a suo modo, le poche volte che ha avuto la forza ed il coraggio di farlo.

I Riformatori hanno operato bene, credo, in Parlamento, nel Polo e con il Polo. Senza rinunciare affatto alla propria specificita'.

Se i liberali non saranno più' in grado di lavorare dall'interno delle istituzioni, le istituzioni diventeranno sempre meno liberali, i "sacerdoti", i moralisti, i conformisti non troveranno ostacoli.

Senza l'impulso determinante dei Riformatori, Berlusconi e i liberali del Polo saranno schiacciati fra democristiani e finiani. Morira' non solo ogni speranza di "rivoluzione liberale", ma anche ogni minima possibilita' di riforma.

Auspico, spero, che si riesca a volere peso e spazio dove lavorare e' possibile. Altrimenti resteranno i referendum. Che non sono poco. Sono, anzi, moltissimo. Da soli giustificherebbero l'esistenza del Movimento. Credo pero' che si possa e si debba fare di più'.

Grazie, comunque, agli amici che si sono battuti durante la campagna elettorale, e auguri a tutti noi.

Antonio Grippo

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail