In risposta alle valutazioni espresse da Taradash, Vito e Calderisi, oltre che per un'analisi non superficiale dei risultati elettorali, ritengo che vada riunito subito il Consiglio Generale del Movimento. Da parte mia, resto convinto della validità - pure per molti aspetti amara - della linea seguita da Marco Pannella. La presentazione autonoma delle nostre liste era stata decisa sulla base di un orientamento largamente maggioritario del Congresso e dell'ultimo Consiglio Generale, in ragione di almeno due considerazioni: i Riformatori non sono disposti a "svendere" le proprie proposte, e chiedono un ruolo guida nella politica estera, dell'ambiente, di informazione e comunicazione.Su quest'ultimo punto, in particolare, la vergogna della "par condicio" dimostra una volta di più l'urgenza di operare una riforma ampia e radicale per garantire il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati. Né, in questa sede, occorre ricordare che è sui referendum - a partire da quelli per il sistema elettorale uninominale ad un turno - che si misurano concretamente le intenzioni del Polo ad essere anche, e finalmente, Polo delle Riforme.