Bruxelles, 26 Aprile 1995Il Movimento dei Club Pannella-Riformatori, da molti mesi ha chiesto a Silvio Berlusconi di passare rapidamente alla adozione di un programma di legislatura, di scelte definitive sulla riforma delle istituzioni, di un assetto politico e di governo. Il rifiuto di ridpondere a questa richiesta, di metodo e di merito, ha impedito l'alleanza fra F.I. e Riformatori e ha aperto le porte ad un processo di normalizzazione e di appiattimento partitico e sostazialmente apolitico dell'area dei vincitori delle elezioni del 1994, a sconfitte politiche ininterrotte dall'autunno in poi, a commistioni ed alleanze da ancien règime, ad una palese assenza di strategia, a scelte di sapore consociativo, necessariamente perdenti.
Noi continuiamo a ritenere, tuttora, che Silvio berlusconi possa dar vita, corpo, avvenire vincente ad una alternativa riformatrice, di portata storica, liberale, libertaria, liberista, federalista, federalista europea, anticonsociativa, bi o tripartitica, e non bi o tripolare. Se Berlusconi si arma, o torna ad armarsi, di questa ambizione, come apparve nelle prime settimane del 1994, saremo con lui. Come, d'altra parte, con chiunque abbia statura, e volontà, per farlo.
Noi abbiamo dimostrato di aver per noi stessi e per il paese altra ambizione da quelle di chi in Italia si dà, per sopravvivere e lucrare un posto in "politica", collocazioni subalterne e marginali, del tutto eredi di quelle che laici e "indipendenti di sinistra" si sono dati nel regime partitocratico, con la DC e con il PCI. Ci auguriamo che altri lo comprendano e che siano con noi per costituire quell'Unione dei Riformatori" alla quale lavoriamo, contro la restaurazione in atto, contro il terzo tempo il più pericoloso, del regime partitocratico."